Dopo il disastro sorge il dubbio europeo: il sesto posto regalerebbe i gironi, il settimo posto un inferno

Dopo il disastro sorge il dubbio europeo: il sesto posto regalerebbe i gironi, il settimo posto un infernoMilanNews.it
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giovedì 10 maggio 2018, 19:30Primo Piano
di Matteo Calcagni

Non è un segreto che il Milan anelasse fortemente alla Coppa Italia, non solo per l'importanza del trofeo, ma anche per la certezza della qualificazione ai gironi della prossima Europa League. Da qui la preoccupazione di Gattuso manifestata durante la conferenza stampa del lunedì, considerando che i rossoneri, dopo la finale di Roma, saranno impegnati in due scontri diretti. Il Diavolo ora occupa il sesto posto, a +1 rispetto all'Atalanta e a +3 dalla Fiorentina, ma non ci sarà spazio per gli errori, altrimenti gli scenari rischiano di diventare nefasti.

UN SESTO POSTO DA CENTRARE - Dopo la sconfitta in finale del Milan, il sesto posto in campionato ha sbloccato la qualificazione diretta alla ex Coppa Uefa. Tutta un'altra cosa rispetto alla scorsa stagione, quando i rossoneri, dopo essersi classificati sesti, furono impegnati in due turni preliminari: gare certamente non probanti, ma che obbligano a modificare preparazione e carichi di lavoro. Le difficoltà atletiche emerse dal Milan di Montella, e nella prima parte della gestione Gattuso, sono figlie anche di quanto accaduto in estate. Il problema è che, per arrivare davanti a bergamaschi e viola, il Milan dovrà necessariamente non perdere all'Atleti Azzurri e battere la formazione di Pioli, a meno che il Cagliari non regali qualche sorpresa al Diavolo.

TRA L'INFERNO DELLA SETTIMA POSIZIONE ED UN ANNO SENZA EUROPA - Qualora il Milan non riuscisse a centrare il sesto posto, la situazione potrebbe diventare davvero problematica. La settima posizione, da un lato, costringerebbe i rossoneri a ben tre turni preliminari, con sei partite da disputare da luglio ad agosto (due in più quindi rispetto al 2017). Questo risultato costringerebbe la società a rimodulare le tournée estive, con un inevitabile perdita dal punto di vista economico. L'ottavo slot, invece, lascerebbe i rossoneri fuori dall'Europa: un fallimento ed un netto passo indietro, se pensiamo agli investimenti della proprietà cinese dodici mesi addietro. Eppure, visto quanto accaduto in questa tribolata stagione, rinunciare ai preliminari di Europa League e alle gare del giovedì forse potrebbe essere di giovamento in vista del (quasi) obbligato obiettivo Champions. Le emozioni di un doppio confronto come quello con l'Arsenal sono state importanti, ma forse, visto quanto accaduto in campionato, il gioco non vale la candela, soprattutto se si dovesse passare da sei gare per conquistare la competizione. Domenica, dopo la gara di Bergamo, ne sapremo di più, sperando che i rossoneri riescano a rialzarsi dopo la clamorosa debacle dell'Olimpico.