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Cucchi: "Kessie, richiesta economica non coerente col rendimento. Futuro Ibra dipende dal fisico"

ESCLUSIVA MN - Cucchi: "Kessie, richiesta economica non coerente col rendimento. Futuro Ibra dipende dal fisico"MilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO
martedì 15 febbraio 2022, 16:00ESCLUSIVE MN
di Filippo D'Angelo

Riccardo Cucchi, giornalista e storica voce della Rai, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di MilanNews.it. Di seguito le domande e le risposte: 

Signor Cucchi, che vittoria è stata quella del Milan contro la Sampdoria?

“Contro una Sampdoria apparsa fragile ho visto un Milan che a tratti ha anche giocato un buon calcio. I rossoneri forse hanno prodotto tanto ma realizzato meno rispetto alle occasioni avute. Nel complesso, però, è stata chiaramente una gara positiva. Il gol di Leao è stato molto bello, questo ragazzo ha margini di miglioramento e tante qualità tecniche, sicuramente è uno dei migliori del Milan. Mi è piaciuto anche il lancio di Maignan, nel calcio credo che stiamo dimenticando il lancio lungo e preciso come quello offerto dal portiere milanista”.

La vetta della classifica è meritata per i rossoneri?

“Credo che il Milan sia in testa alla classifica con merito, anche se chiaramente si deve considerare il fatto che l’Inter deve recuperare una partita. Non sono tra gli ‘scettici’ che prima e durante questo campionato non hanno voluto considerare il Milan tra le possibili protagoniste della lotta Scudetto. Credo che il Milan stia dando l’impressione di essere una squadra che sa cosa vuole. Ero convinto che avrebbe lottato a pari merito con Inter e Napoli già da inizio stagione".

La vittoria ottenuta nel derby contro l'Inter sarà decisiva per la lotta Scudetto?

“Credo che a febbraio non ci siano partite che possano essere giudicate fondamentali per la lotta Scudetto. Il campionato finisce a maggio, quindi tante cose possono succedere da qui alla fine. Quello che è importante è che vincere un derby in quel modo, dopo aver subito per un tempo una superiorità tecnica dell’Inter, dimostra che il Milan crede in sé stesso e ha temperamento. Non è da tutti trovarsi davanti un avversario che sta giocando meglio e avere la voglia di giocarsela fino alla fine e provarle tutte. Credo che questo sia un elemento molto importante se si vuole diventare una grande squadra”.

A suo parere c'è una correlazione tra il lavoro svolto da Stefano Pioli e la crescita continua di questa squadra?

“Nella crescita di certi giocatori c’è molto del lavoro di Pioli. Lo conosco bene, è un uomo molto intelligente e molto misurato che sa di calcio. Sa far giocare bene le squadre e questo evidentemente è un vantaggio soprattutto per i più giovani. Il Milan ha in Leao, Maignan, Theo, Tonali dei giocatori di talento. Da questa lista, nonostante l’età, non posso escludere ovviamente Giroud che in fatto di classe e rendimento è tra i più importanti per i rossoneri”.

Il Milan è cresciuto anche grazie all'apporto di Ibrahimovic. Crede che rinnoverà il proprio contratto?

“Ad Ibrahimovic si possono soltanto regalare applausi. Quello che ha fatto in Italia e all’estero è da vero campione. È ovvio che ciò giocherà di più sul suo futuro sarà lo stato di forma e la condizione fisica, sulla quale grava un’anagrafe molto pesante. Quarant’anni non sono pochi, è raro trovare calciatori che riescano ad esprimersi ad alti livelli fino a quest’età. La motivazione e la qualità tecnica ci sono ancora, bisognerà vedere come risponderà il suo fisico”.

Oltre a quello dello svedese, ci sono ancora in bilico i rinnovi di Kessie e Romagnoli. Come finiranno queste due vicende?

“È difficile sapere come si concluderanno le vicende Kessie e Romagnoli. Bisognerà capire che cosa rappresentano per il Milan nel progetto tecnico. Kessie ultimamente non ha brillato, probabilmente anche la richiesta economica formulata non è coerente con il suo rendimento. Per questo mi pare un’operazione complicata e sono pessimista. A mio avviso Romagnoli rimane uno dei difensori più importanti, la questione principale sarà quella di comprendere se il Milan voglia o meno investire ancora su di lui. Sono più ottimista sul suo rinnovo”.

Perché, secondo lei, il Milan ha completato una sola operazione in entrata durante il mercato di riparazione?

“Sul mercato di gennaio e sulla conseguente delusione, che più o meno ha investito tante squadre in Serie A, vorrei fare una considerazione: il calcio italiano sta vivendo una crisi finanziaria molto forte. Sono pochi i club che possono spendere e non tutti in Italia hanno questa forza economica. Credo che il Milan abbia operato con intelligenza, non spendendo soldi per giocatori poco produttivi per il futuro. Sono convinto che in vista del mercato estivo, Maldini, Massara e tutto il gruppo dirigenziale stiano lavorando su alcuni profili compatibili con il bilancio e che diano garanzie per il futuro”.

In vista del mercato estivo, quali saranno i reparti su cui lavorerà la dirigenza rossonera?

“Credo che il Milan cercherà dei giocatori giovani. Il reparto difensivo ha bisogno di essere puntellato ma soprattutto credo che sia necessario, nonostante la grandezza di Ibra e Giroud, un attaccante con qualche anno in meno che possa dare continuità e gol. Sono questi i due reparti su cui lavorerei per il mercato estivo, considerando che a centrocampo il Milan è messo molto bene”.