Ha convinto anche il Presidente

"E' un giocatore che io amo molto vedere in campo, perché sa mettere in difficoltà le difese ed anche segnare. Con Ibra squalificato credo che l'allenatore lo metterà in campo come seconda punta". Sono bastate poche e chiare parole (tirate fuori in maniera tutt'altro che forzata), per zittire la critica troppo spesso ingenerosa su Robinho. Il presidente Berlusconi non ha esitato ad elogiare il fantasistra brasiliano, protagonista di un grande impatto nel campionato italiano, condito da qualche imprecisione dovuta più alla mancanza di lucidità che a quella di doti tecniche. Il 26enne colpo last-minute del mercato rossonero, si è inserito benissimo all'interno del gruppo, ambientandosi sin da subito in quel di Milanello.
Arrivato con una preparazione precaria alle spalle, ma con tanto lavoro e sacrificio, Robinho ha saputo conquistare dirigenza, compagni e pubblico, tanto da smentire e far ricredere in toto, sulle voci negative circolate sul suo conto e le "bravate" compiute negli anni passati. In campo si batte con ardore e attaccamento alla maglia, spende il suo talento per i compagni e ad oggi ha sempre tenuto un comportamento estremamente rispettoso, verso l'allenatore che spesso gli ha chiesto sacrifici tattici extra. In diverse occasioni è mancato in zona-gol e questo è vero, ma dopo novanta minuti spessi a scattare e proporsi, spesso anche ad inseguire e difendere, è forse poco rispettoso ironizzare sull'errore compiuto. Critici annichiliti direttamente dal patron milanista, Robinho piace e molto, ha convinto lo staff e potrà stupire ulteriormente dopo il suo periodo di adattamento allo stile italiano, calcistico e non.

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