Kalulu tra errori (di percorso) e qualità (evidenti): il Milan è pronto a farlo crescere

Kalulu tra errori (di percorso) e qualità (evidenti): il Milan è pronto a farlo crescereMilanNews.it
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venerdì 18 dicembre 2020, 12:00Primo Piano
di Pietro Andrigo

Esordire, debuttare e assorbire i meccanismi di una nuova squadra non è semplice, figurarsi se quest’ultima ha il prestigioso nome del Milan. Al tempo stesso, tuttavia, è doveroso considerare che se si ha la possibilità di vestire questa gloriosa maglia bisogna essere consapevoli delle proprie qualità ma anche delle pressioni che derivano dalla scendere in campo con lo stemma rossonero sul petto. A dispetto della giovane età Pierre Kalulu sembra averlo capito e, nel normale percorso di ambientamento, ha mostrato ottime qualità ma anche lacune da colmare. Per un Milan in totale emergenza, la soluzione Kalulu è stata una scelta obbligata ma l’operazione di mercato che lo ha portato in rossonero dal Lione è stata frutto del lavoro e delle analisi dello scouting rossonero. 

DA 0 A 265’ - Da 0 a 100 è un valore con cui si misura l’accelerazione e le prestazioni di una macchina che ambisce ad essere a veloce. Da 0 a 265’, invece, potrebbero essere i valori temporali con cui descrivere il debutto di Kalulu in rossonero. Prima della partita con lo Sparta Praga, infatti, il difensore francese non aveva disputato neanche un minuto tra campionato e coppe mentre dopo la partita con i cechi è arrivato addirittura a tre presenze e 265’ complessivi. Fattore determinante, in questo senso, sono state le pesanti assenze di Gabbia e Kjaer ma il grande merito di Kalulu è stato quello di farsi trovare pronto. Passare dall’u19 del Lione all’esordio in rossonero in pochi mesi non è facile e nemmeno scontato, ancora più difficile è non far rimpiangere il danese e il giovane difensore italiano che sin qui avevano guidato e convinto la retroguardia rossonera.

MARGINI DI CRESCITA - Tra errori e doti importanti Kalulu è un calciatore che deve, senza dubbio, migliorare in fase di marcatura. Il fattore rassicurante è che da Milanello e da chi ha potuto osservarlo attentamente, il giocatore ha le qualità per farlo. I dati di queste prime partite in A parlano di 8 duelli vinti e 16 palloni recuperati in soli 175’. Per un calciatore che nasce terzino, adattarsi a centrale non è stato e non è facile ma al fianco di calciatori come Kjaer e Romagnoli e sopratutto con l’esperienza dei minuti in campo può farlo partita dopo partita. Giovane, di grande prospettiva ma pronto sin da subito a vestire la maglia rossonera: Pierre Kalulu risponde ai canoni della dirigenza rossonera e, imparando dai propri errori, vuole dimostrare di poter dare un contributo importante al Milan.