La Curva Sud: "A oggi, nel regime autoritario imposto a San Siro, non esiste la minima condizione di fare il tifo"

La Curva Sud: "A oggi, nel regime autoritario imposto a San Siro, non esiste la minima condizione di fare il tifo"MilanNews.it
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Oggi alle 12:55Primo Piano
di Francesco Finulli

La Curva Sud rompe il silenzio dopo l'estate e, alla vigilia dell'inizio della stagione, diffonde un comunicato circa la propria presenza o meno allo stadio San Siro in questa stagione. La nota diffusa sui canali social:

"Tante persone in queste settimane ci hanno scritto chiedendo se la Curva Sud degli ultimi anni, passionale, colorata, con i suoi storici striscioni, le sue coreografie spettacolari e il suo tifo incessante, sarebbe stata regolarmente al proprio posto. Ebbene oggi dopo un lungo silenzio assordante da parte della società, possiamo darvi le prime risposte:

• nessun riscontro sui nuovi striscioni
• vietati quasi tutti i vecchi striscioni
• black-list con divieto di abbonamento al 2° blu ma con possibilità di abbonarsi nel resto dello stadio e di comprare i biglietti anche al 2° blu (si avete letto bene, per ordine pubblico ci vietano di abbonarci al 2° blu, ma se riusciamo nell'impresa di prendere uno dei pochi biglietti disponibili al 2° blu partita per partita, il problema di ordine pubblico scompare magicamente: follia!!!)

In questa lista nera, oltre ai vocalist, ai ragazzi che preparano coreografie, che suonano i tamburi, oltre ai vari responsabili dei gruppi, sono stati inseriti i loro figli, le loro mogli e tanti altri ragazzi incensurati, solo per aver espresso una propria opinione lecita e aver contestato la società a Casa Milan, durante manifestazioni pacifiche e regolarmente autorizzate.

Con grande rammarico ad oggi, nel regime autoritario imposto a San Siro, non esiste la minima condizione che ci permetta di fare il tifo come siamo abituati da decenni e come accade in tutte le curve d'Italia.
Spiace per il mister e per la squadra, vittime sacrificali di questa scelta da parte della società, figlia di una repressione cieca, ingiustificata e
senza alcuna logica.
Buon teatro a tutti!
"