Mirabelli a TL: "Ronaldo? Con questa proprietà avrebbe giocato al Milan. Molte situazioni erano già definite"

Mirabelli a TL: "Ronaldo? Con questa proprietà avrebbe giocato al Milan. Molte situazioni erano già definite"MilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 4 dicembre 2018, 21:21Primo Piano
di Fabio Anelli

Massimiliano Mirabelli, ai microfoni di TeleLombardia, è tornato a parlare di Cristiano Ronaldo e della possibilità del trasferimento al Milan: “Dato che è un argomento delicato, è antipatico parlarne. La verità è quella che si è detta. Non ci siamo contraddetti. C’era una possibilità, noi l’abbiamo affrontata. In modo delicato ho detto che abbiamo lasciato stare. Quando abbiamo capito che i numeri non lo permettevano ci siamo fermati. Non eravamo pazzi. Illusi? Non ci siamo illusi. Posso assicurare che se ci fosse stata la proprietà attuale, Ronaldo avrebbe giocato al Milan, matematicamente. Mi ero fatto delle convinzioni. Avevamo definito un po’ tutte le situazioni, anche l’ingaggio. Ronaldo ci ha detto: 'l'Europa League non l'ho mai vinta e vincerò anche quella'.La mia garanzia personale era che nel momento in cui Berlusconi dà il Milan a Yonghong Li ero tranquillo, stiamo parlando di uno degli uomini più importanti al mondo, d’Italia, con grandi avvocati che hanno valutato chi fosse l’acquirente. Fassone è stato così responsabilità di fermare l’operazione dopo aver verificato i conti".

L’ex direttore sportivo del Milan, Massimiliano Mirabelli, a TeleLombardia, si è soffermato così sulla questione attaccante: “Quando stavo trattando Aubameyang, che aveva un costo importante, per Montella la prima scelta era Kalinic. Io da questa situazione ero pressato, dovevo ascoltare anche il mio allenatore. Andare a comprare un attaccante da grande squadra comporta un grande esborso economico. La trattativa con Higuain l’avevamo avviata, avevamo parlato con Morata e con Immobile prima di andare via quest’estate. È normale che quest’anno si sarebbe dovuto puntare su un attaccante e concentrare le forze su questo acquisto”.

Massimiliano Mirabelli, dagli studi di TeleLombardia, ha parlato così di Yonghong Li: “Al di là dell’idea che ciascuno di noi si può fare, ognuno di noi era traballante quando dovevano arrivare i bonifici, queste domande sono da fare ad altri. Io sono troppo piccolo per parlare di queste cose. Alla fine, neanche se lo raccontassi a mia figlia mi crederebbe, dopo tutti i bonifici arrivati la situazione precipita per un bonifico di dieci milioni. Non so perché questo sia successo. Fino a quando ci sono stato non è mai mancato nulla. Alla fine, ci dicevano che le scadenze erano state rispettate. La cosa assurda sono state le ultime ore prima di sapere se i soldi del rimborso a Elliot ci fossero o meno. Nei giorni precedenti, c’erano cordate importanti che volevano rilevare il Milan. L’assurdità è pensare che uno al posto di perdere tutto può cedere e guadagnarci addirittura”.

Massimiliano Mirabelli, a TeleLombardia, ha parlato così di Donnarumma e del suo periodo di stallo nella crescita sportiva: “Per quanto riguarda Magni, eravamo di fronte al fatto che lui fosse un preparatore della società ma ci sono allenatori che vogliono i propri uomini. È una scelta naturale. È lo stesso discorso societario, è cambiata la proprietà ed è stato scelto un nuovo management”.

Sul suo addio al Milan: “E’ giusto, perché la società vuole parlare con gente scelta da sé. Quando ho capito che si metteva male per Li? Dai primi giorni di luglio si capiva che qualcosa che non andava, eravamo bloccati sul mercato. Morata lo avevamo bloccato, avevamo parlato con Benzema, con altri attaccanti. Era giusto mandarci via, del nostro operato siamo usciti solo io e Fassone”.