MN - Sala: “Non mi opporrei allo stadio a San Donato, ma devo far di tutto affinché le squadre restino a Milano. Spero nell’interesse delle due squadre o di una sola per San Siro”

MN - Sala: “Non mi opporrei allo stadio a San Donato, ma devo far di tutto affinché le squadre restino a Milano. Spero nell’interesse delle due squadre o di una sola per San Siro”
mercoledì 31 gennaio 2024, 13:29Primo Piano
di Antonello Gioia
fonte dall’inviato di MilanNews.it a Palazzo Marino: Antonello Gioia

Beppe Sala, Sindaco di Milano, si è così espresso presso Palazzo Marino, sede del Comune meneghino, aprendo la presentazione dello studio per la ristrutturazione di San Siro: “È chiaro che da sindaco di Milano non farei niente per oppormi ad ipotesi secondo cui le squadre costruiscano un nuovo stadio fuori da Milano. Ciò non toglie che non possa ragionare sul fatto che dobbiamo far di tutto affinché le squadre restino a Milano; ci sono alcuni motivi, come il supporto della polizia vocale per le partite. 

I club in Italia non sono patrimonializzati. Rimane evidente, a fronte di un investimento di 900 milioni lontano da Milano, avendo la possibilità di lavorare su San Siro, perché non farlo?!

L’Inter manifesta un interesse a Rozzano, ma atti dimostrativi non sono stato fatti. Diversa è la situazione del Milan. Il sindaco di San Donato ci ha comunicato la presentazione da parte del Milan di un’istanza nel territorio di San Donato di un nuovo stadio di proprietà. Il comune di San Donato ha emanato una delibera di giunta per l’area San Francesco.

L’ultima interlocuzione formale con le squadre tra noi risale a settembre 2023. Avevamo chiesto di comunicarci le loro intenzioni sulla proposta del 2019. Le squadre hanno risposto separatamente, anche con accenti un po’ diversi, sottolineando appunti comprensibili, come il parere della sovrintendenza sul vincolo del secondo anello.

A marzo ci sarà l’esito del ricorso da noi presentato per il parere della sovrintendenza. Riteniamo che, salvo diverse decisioni del TAR, il vincolo sul secondo anello di San Siro si può considerare una certezza. A questo punto le squadre devono essere in condizione di rispondere alla missiva di settembre. Noi dobbiamo chiarire al Milan - e per conoscenza all’Inter - se l’istanza del comune di San Donato è da intendersi come una rinuncia al progetto su Siro del 2019.

La strada maestra per noi diventa quella della valorizzazione di San Siro. Per questo è importante oggi valutare progetti come quello presentato in data odierna con la speranza che questo risollevi l’interesse delle squadre o di una sola per San Siro.

Il costo di San Siro per il comune e per i milanesi è di circa 100 milioni di euro. Qualora ci fosse un interesse delle squadre o di una sola saremmo aperti a delle soluzioni: la prima ipotesi è che realizziamo noi i lavori, la seconda ipotesi è che potremmo partecipare ai lavori con una partnership, la terza (quella più sensata) ipotesi è di cedere lo stadio in diritto di superficie; la riteniamo la più interessante perché per le squadre è importante la patrimonializzazione dello stadio e perché, con i lavori gestiti da un privato, la riqualificazione potrebbe essere più rapida.

Il valore patrimoniale di 100 milioni non vuol dire che le squadre ci devono dare 100 milioni. Potremmo chiedere in parte che possa essere usato anche per una funzione pubblica in qualche caso per abbassare il prezzo, ma la cifra sarebbe molto più limitata rispetto a quanto le due squadre pagano oggi.

Se ci fosse la possibilità di investire nel quartiere limitrofo da parte delle squadre a noi converrebbe molto di più. Ci sono tanti motivi di buon senso di pensare che per noi l’opzione San Siro sia l’opzione principale, è molto importante questa presentazione di San Siro”