Populous: "Ecco 'La Cattedrale': sarà il catino più compatto al mondo"

Populous: "Ecco 'La Cattedrale': sarà il catino più compatto al mondo"MilanNews.it
giovedì 10 ottobre 2019, 16:00Primo Piano
di Thomas Rolfi

Nei giorni scorsi Milan e Inter hanno svelato i Masterplan e i rendering dei due progetti per il nuovo stadio di San Siro. Declan Sharkey e Alessandro Zoppini, architetti di Populous, hanno parlato ai microfoni di Gazzetta.it del progetto 'La Cattedrale'.

Inizia Sharkey.

A cosa vi siete ispirati per progettare 'La Cattedrale'?
"Ci siamo ispirati a Milano e ai suoi monumenti, infatti potrebbe funzionare solo in questa città e non in altre città del mondo, come ad esempio a Manchester o a Mosca. Ci siamo ispirati al Duomo e alla Galleria e ad altri edifici che ci hanno portato a creare un grande progetto architettonico per i cittadini di Milano e anche per le tifoserie di questi due club leggendari".

Quanto è stato difficile progettare uno stadio in cui Milan e Inter dovranno convivere?
"Quella di progettare un unico impianto, in cui però dovranno giocare due squadre, è stata una bella sfida. Una sfida facilitata, però, dal fatto che sia Inter che Milan si siano rivelati due ottimi committenti con le idee chiare. Il progetto prevede che, in base a chi giocherà in casa, venga messa in risalto ora l'identità dell'Inter e ora il DNA del Milan"

Continua Alessandro Zoppini.

Quali sono i punti di forza della 'Cattedrale'?
"I punti di forza sono quelli che ha detto prima Declan. E' uno stadio fatto per i milanesi e per Milano, ma è anche uno stadio che ha una funzionalità incredibile. Avrà il catino più compatto che c'è al mondo, quindi avrà un'atmosfera fantastica per i tifosi. Sarà estremamente rispettoso, inoltre, della comunità locale: è uno stadio alto appena 30 metri, è uno stadio molto delicato e leggero, che si inserisce bene in quello che è il contesto urbano".

Cosa rispondete a chi si lamenta del poco verde nella zona di San Siro?
"Ci sono 20 ettari di verde all'interno del nostro progetto e, soprattutto, ci sono tutte delle alberature che rendono praticamente invisibile lo stadio per il passante dalla strada. Quindi, quando si andrà attorno allo stadio di San Siro dalla via in cui ci sono le abitazioni, si vedranno gli alberi e non l'impianto".

Ci saranno delle aree commerciali come contorno allo stadio.
"Ormai parlare di stadi significa parlare di oggetti desueti. Sono dei centri di interesse che devono vivere anche quando non ci sono degli incontri sportivi. Noi abbiamo pensato ad un oggetto che diventi un punto di incontro e di attrazione per la città di Milano e per tutto il quartiere, quindi con spazi ricreativi commerciali che animeranno lo stadio per tutta la settimana".