Un lungo viaggio arrivato a destinazione, con l'Inter e San Siro nel destino

Un lungo viaggio arrivato a destinazione, con l'Inter e San Siro nel destinoMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
giovedì 28 dicembre 2017, 15:00Primo Piano
di Pietro Mazzara

C’è filo sottile e lungo quasi 9 anni che lega l’esordio di Antonio Donnarumma con la maglia della prima squadra del Milan e quel filo è costituito da due elementi: la coppa Italia e il derby. Nella stagione 2009-10, quando la sua scalata al posto da titolare della Primavera allenata da Stroppa era agli albori, Antonio difese i pali rossoneri nella gara di ritorno vinta per 3-0 ad Interello, che ribaltò il 2-0 interista dell’andata consentendo così al Milan di accedere agli ottavi di finale. Al termine di quella cavalcata, i rossoneri vinsero la coppa nella doppia finale contro il Palermo anche se lui, la gara di ritorno di San Siro, non poté giocarla in quanto espulso nella gara d’andata. Quella partita la vide dal primo rosso, saltando di gioia ai gol di Verdi e Zigoni e volando in campo al triplice fischio dell’arbitro che decretò il primo successo del settore giovanile targato Filippo Galli dopo la rivoluzione voluta da Galliani e Berlusconi.

SOGNO DIVENTA REALTA’ -  La fiaba del maggiore dei fratelli Donnarumma ha visto come scenario i luoghi della sua infanzia calcistica. L’appendice è Milanello, dove si allena tutti i giorni e dove, ieri mattina, ha sostenuto l’ultimo allenamento convinto al 100% che avrebbe fatto il secondo a Storari, anche a causa dell’infortunio all’inguine che ha colpito Gigio. Ma mai e poi, forse nemmeno nei suoi sogni più belli, Antonio avrebbe potuto pensare ad una storia così intensa per il suo esordio. Quando Storari si fa male nel riscaldamento pre partita ecco che il flashback di quel Milan-Palermo vissuto da spettatore gli sarà sicuramente venuto in mente, anche solo per un attimo. Il sogno di giocare a San Siro di un neo 20enne stoppato da un cartellino rosso e che, invece, stava diventando realtà.

OLD STYLE -  Per chi seguiva la Primavera in quegli anni, alcuni gesti tecnici di Antonio Donnarumma non sono una sorpresa. La parata su Joao Mario, per quanto in molti dicano che il portoghese gli ha tirato addosso, è difficile e decisiva per momento ambientale generale e per quello cronologico all’interno della partita. Quando poi corregge, in una frazione di secondo, una respinta difettosa su tiro di Perisic togliendo a Candreva il pallone del vantaggio, li si è capito tanto, forse tutto. Una pagina lunghissima della storia di Antonio Donnarumma al Milan si è chiuso ieri, con il sogno restituito e una nuova consapevolezza: averlo preso in estate per completare il reparto dei portieri, se si confermerà anche sabato su questi livelli, sarà stato tutt’altro che una scelta sbagliata. Dall’Inter all’Inter passando per Palermo e un lungo girovagare tra Italia e Grecia. Un lungo viaggio arrivato a destinazione.