Cessione San Siro, Milan e Inter hanno trovato un accordo con il Comune di Milano sul prezzo di vendita

Cessione San Siro, Milan e Inter hanno trovato un accordo con il Comune di Milano sul prezzo di vendita
Oggi alle 09:39Rassegna Stampa
di Enrico Ferrazzi

Oltre al ricorso dei comitati respinto ieri dal Tar, c'è un'altra importante novità in merito alla questione della vendita di San Siro e delle aree limitrofe a Milan e Inter: come riferisce stamattina La Gazzetta dello Sport, i due club hanno trovato infatti un accordo con il Comune di Milano sul prezzo dello stadio e delle zone circostanti. Dopo le tensioni delle ultime settimane, l'intesa è stata trovata a 197 milioni di euro, cioè la cifra stabilita nei mesi scorsi dall'Agenzia delle Entrate, con Palazzo Marino che parteciperà ad alcuni costi come quelli relativi a smaltimento e bonifica

Questa invece è la sentenza del Tar che ha respinto il ricorso presentato dal "Comitato Sì Meazza" che puntava ad ottenere l’annullamento di diversi atti pubblici, tra cui le delibere sul bando pubblico di acquisto dello stadio Meazza e il parere della Soprintendenza sul vincolo per il secondo anello di San Siro, che dovrebbe scattare il 10 novembre: "Ad una cognizione sommaria, propria della presente fase, non emergono profili che possano indurre ad una ragionevole previsione favorevole ai ricorrenti dell’esito del ricorso. Le valutazioni espresse nel parere preliminare della competente Soprintendenza in ordine al requisito della vetustà, 70 anni dall'esecuzione, del secondo anello non appaiono implausibili, laddove individuano nel Verbale di constatazione di compimento dei lavori, collaudo provvisorio, datato 10 novembre 1955, che è il primo atto che attesta l'ultimazione delle opere previste dal contratto principale, la data di riferimento per la verifica del decorso dei settanta anni dalla esecuzione dei lavori stessi. Nnon appare sussistente neppure il prescritto 'periculum in mora', dedotto in modo generico e per lo più facendo leva sulla imminente stipulazione del contratto di vendita dello Stadio Meazza che, di per sé, non sembra evidenziare un danno irreparabile, in ordine alla circostanza che la demolizione dello Stadio Meazza non potrà avvenire prima del 2030".