Bava: "Singo ha grande personalità. Forse De Ketelaere è stato sopravvalutato"

Nelle ultime ore si è registrato un interesse del Milan per Wilfried Singo, esterno del Torino che va in scadenza di contratto nel 2024 e non sembra in procinto di rinnovare con il club granata. La redazione di MilanNews.it ha intervistato in esclusiva Massimo Bava, direttore sportivo del Torino nel 2019 e ha parlato così del giocatore ivoriano.
Come vedrebbe Singo nel Milan di Pioli?
“Lui è, per natura, un quarto a destra sulla fascia. Alto o basso cambia poco. So che però il Milan ha ben saldo Calabria da quel lato, una concorrenza molto difficile da scalfire”.
Sotto quali aspetti è migliorato maggiormente negli anni?
“Può fare il braccetto a tre e, secondo me, anche il quinto”.
E su quali fronti deve ancora migliorare?
“È troppo carente nella fase difensiva. A volte ha lievi amnesie troppo difficili per soprassedere”.
Sotto quali fronti potrebbe favorirne un’eventuale evoluzione tattica Pioli?
“Può giocare con il 4-4-2 davanti a Calabria. Ha dalla sua la forza fisica, il gol e lo stacco di testa. In posizioni centrali? Non lo vedo molto, per ragioni di statura. Interno di centrocampo? Personalmente faccio fatica a pensarlo in questo modo. Vedremo come lo plasmerà Pioli”.
Possiede la personalità necessaria per militare tra le fila di un top club?
“Singo ha grande personalità. A volte eccede anche in sicurezza. Si auto-considera un buon giocatore. Tanto per intenderci, cercava il dribbling in prima squadra all’età di 19 anni”.
Lei se ne intende di giovani. Quali problematiche potrebbe aver riscontrato De Ketelaere con il Milan?
“Forse è stato sopravvalutato. Ha avuto difficoltà con il nostro campionato, molto tattico, con difensori molto arcigni. Lo vedo troppo timido per il contesto Serie A”.
Verso quale profilo dovrebbe orientarsi il Milan in chiave centravanti?
“Ho letto tanti nomi, ma la verità è che - forse - il Milan ha puntato troppo su giocatori avanti con l’età in quel reparto. Vedasi i casi Ibra e Giroud. In passato c’era Cutrone, ma è stato dato via. Fossi stato in loro, avrei puntato su Lucca in tempi non sospetti…”.
Il suo giudizio rispetto alla cessione di Tonali? Il Milan ha perso un capitano in pectore?
“Probabilmente sì, non lo sapremo mai. Il punto è che, quando ti arrivano offerte del genere, devi per forza sederti a tavolino e valutarle. Qualora Tonali fosse rimasto, si sarebbero potute creare ruggini nei rapporti con la società. Per l’ex Brescia era l’offerta della vita e il Milan si è tutelato da eventuali problematiche future. Meglio per entrambe le parti così”.
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