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Ielpo: "Gigio ha cambiato il modo di giocare: vi spiego. A Rino chiedo più coraggio"

ESCLUSIVA MN - Ielpo: "Gigio ha cambiato il modo di giocare: vi spiego. A Rino chiedo più coraggio"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
giovedì 7 febbraio 2019, 16:30ESCLUSIVE MN
di Salvatore Trovato

La redazione di MilanNews.it ha intervistato in esclusiva Mario Ielpo. Con l’ex portiere rossonero abbiamo parlato di Gianluigi Donnarumma, grande protagonista all’Olimpico nel match contro la Roma e in generale nelle ultime uscite della squadra.

Donnarumma è finalmente tornato ai suoi livelli.

"Mi sorprendeva quando il rendimento non era ottimale, perché aveva tutto per essere decisivo e dimostrare di essere un fuoriclasse, invece ha avuto un periodo in cui così non è stato".

Le questioni extra-campo, secondo lei, hanno influito?

"La parte psicologica, nel ruolo del portiere, è preponderante, però adesso si vede un modo di giocare diverso: è più fermo davanti alla porta, è sempre con i piedi per terra quando gli altri tirano. Prima era un po’ troppo svolazzante, veniva preso in controtempo e non riusciva a partire nel momento giusto. Si vede un cambiamento nel modo di giocare".

Zoff ha detto che Gigio è diventato un uomo. È d’accordo o crede sia giusto, vista l’età, considerarlo ancora un ragazzo?

"È maturato. È sempre stato un tipo tranquillo, ma adesso sprigiona una forza che prima non sprigionava. Adesso emerge la tranquillità del forte".

È il portiere con la percentuale di parate più alta nei cinque maggiori campionati europei.

"È una statistica molto importante. C’è stato un momento in cui le cose non andavano e il Milan subiva sempre almeno un gol. Il miglioramento dipende sicuramente dal rendimento di Donnarumma, ma anche del modo di difendere della squadra. Ora il Milan difende molto meglio e anche le parate che il portiere è costretto a fare sono aiutate dal modo di difendere. Nelle ultime partite il Milan ha subito un solo gol e gran parte del segreto è dovuto all’inserimento di Bakayoko, che protegge la difesa in maniera importante, sia nelle azioni di gioco che sui calci da fermo".

Dove deve migliorare? C’è chi sostiene che le uscite non siano il suo pezzo forte.

"Ultimamente mi sta piacendo anche da quel punto di vista. Per un portiere, le uscite sono la parte più difficile, mentre il tiro in porta è più una cosa di istinto. Quando psicologicamente sei tranquillo l’uscita ti viene meglio. Forse dovrebbe fare più attenzione nell’uso delle mani. Per i portieri molto grandi come lui, ogni tanto il pallone è troppo piccolo e sfugge da qualche parte. Anche domenica gli è scappata quella palla che poi è finita in calcio d’angolo. Ogni tanto gli capita".

Questo Milan le piace? È una squadra da Champions?

"Il quarto posto è alla portata, ma questo non vuol dire che sia fatta. Credo sia una corsa a cinque-sei per due posti. Vedremo, alla lunga, come avverrà l’ingresso di Piatek nella squadra. Credo che, in linea di massima, ci sia qualche problemino a riempire l’area di rigore. Vedremo se il problema si può superare con Paquetà e Piatek o bisogna trovare altre formule".

Cosa pensa di Gattuso e del lavoro svolto fin qui?

"Lo adoro come persona e come modo di fare l’allenatore, secondo me è bravissimo. Però un po’ di coraggio in più glielo chiederei. Dovrebbe osare di più, nel senso che non dovrebbe aver paura di cambiare moduli e giocatori quando è necessario farlo. Lui ha trovato un feeling con questo 4-3-3, con gli stessi giocatori, e faticava a cambiare. Poi ha avuto tanti infortuni e li ha messi dentro tutti. Così abbiamo scoperto un grande Bakayoko, che magari avremmo fatto fatica a scoprire. In questo senso dovrebbe avere più coraggio, cioè non dovrebbe avere paura di far giocare qualcuno perché magari non è pronto tatticamente. Su questo aspetto lo vedo troppo timoroso".