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Ielpo: "L'assenza di Biglia si è sentita nel derby. Kalinic in crisi. Attaccanti a secco? Non dipende solo da loro..."

ESCLUSIVA MN - Ielpo: "L'assenza di Biglia si è sentita nel derby. Kalinic in crisi. Attaccanti a secco? Non dipende solo da loro..."MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
venerdì 6 aprile 2018, 14:30ESCLUSIVE MN
di Thomas Rolfi

La redazione di MilanNews.it ha contattato Mario Ielpo. Con l'ex portiere rossonero abbiamo parlato del derby di Milano, di cosa è mancato ai rossoneri nella stracittadina di mercoledì, di Kalinic e del rinnovo di Gattuso.

E' concorde con Gattuso che il pareggio contro l'Inter sia un punto guadagnato?
"Dipende dalla prospettiva con cui guardi la partita. Se guardi ciò che ha detto il campo, è un punto guadagnato, perchè il Milan ha avuto un paio di occasioni e l'Inter molto di più. Per quanto riguarda la corsa alla Champions, non dico siano due punti persi, ma un'occasione persa di recuperare punti sui nerazzurri sì".

Il Milan ha offerto una prestazione inferiore a quella vista contro la Juventus. Cosa è mancato ai rossoneri?
"A centrocampo la squadra ha sofferto l'assenza di Biglia. Montolivo non è riuscito ad entrare nel gioco, specialmente per quanto riguarda l'aggressività e il pressing. La differenza in quello si è visto".

Il Diavolo, però, continua ad avere un problema dal punto di vista offensivo: gli attaccanti centrali, infatti, hanno segnato solamente 13 gol in tre in campionato.
"Se il Milan, a prescindere dagli infortuni, scende in campo sempre con gli stessi dieci giocatori, variando solamente l'attaccante centrale, qualcosa vorrà pur dire. Però non bisogna trascurare il fatto che questo non dipenda esclusivamente dalla punta, ma anche dalla difficoltà di creare tante occasioni da gol. Nel corso della gestione Gattuso, l'area veniva attaccata da più giocatori e nelle ultime partite questa caratteristica si è un po' persa. Mi riferisco, soprattutto, a Kessie e Bonaventura, che aiutavano moltissimo l'attaccante centrale. Anche perchè Suso e Calhanoglu non hanno questa tendenza a riempire l'area, soprattutto lo spagnolo".

Chi sembra totalmente in difficoltà è Nikola Kalinic.
"La componente mentale nel calcio è enorme. E' poco tranquillo e non sta giocando secondo le proprie possibilità per questo motivo. Inoltre si va sempre a mettere in situazioni che, invece di esaltarlo, lo avviliscono. E' entrato e ha fatto subito un'azione in cui ha portato palla e poi l'ha persa malamente con un colpo di tacco non appropriato alla circostanza. E' evidente che sia andato in crisi. Era apparso anche nelle occasioni in cui era riuscito a giocare con continuità, ma riuscendo a segnare pochissimo".

Cosa ne pensa del rinnovo triennale di Gattuso?
"La società ha dimostrato di puntare su di lui, perchè non è stata una scelta semplice. Non era un allenatore invocato dalla piazza per sistemare la situazione con certezza, anzi. La scelta era stata considerata molto a rischio. A prescindere dai risultati sul campo, è riuscito a capovolgere completamente la situazione, perciò si è ampiamente meritato la fiducia del club. Il Milan, pur conquistando 1 punto in due partite contro Juventus e Inter, non è mai stato messo sotto da nessuno, Arsenal compresa. Poi sappiamo che nel calcio nel giro di poche partite possono cambiare i giudizi, ma è indiscutibile che il Milan abbia fatto bene con Rino fino ad ora".