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Il consigliere De Chirico: “Provvedimenti contro la Sud un danno per tutti. Forse dall’autorità si vuole scaricare le colpe su chi non c’entra nulla”

ESCLUSIVA MN - Il consigliere De Chirico: “Provvedimenti contro la Sud un danno per tutti. Forse dall’autorità si vuole scaricare le colpe su chi non c’entra nulla”MilanNews.it
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di Francesco Finulli

La redazione di MilanNews.it, alla vigilia del derby contro l'Inter, che si giocherà domani sera a San Siro alle 20.45, ha intervistato il consigliere comunale Alessandro De Chirico in merito alle nuove disposizioni che hanno vietato le coreografie alle due curve milanesi. Di seguito l'intervista completa.

Alla vigilia del derby sono arrivate le nuove disposizioni delle autorità che hanno vietato le coreografie alle due curve. Non pensa che si stia esagerando?

"Assolutamente. Abbiamo già assistito a derby senza coreografie né cori e il clima era decisamente sottotono. Da sempre le curve si sfidano con spettacoli degni della Scala del calcio, quasi sempre appannaggio della Sud (ride). Gli striscioni di sfottò fanno parte del contesto in un clima vivace e di "cuginanza". A Milano, 365 giorni all'anno, la rivalità è sana, a differenza di altre stracittadine. Non conosco i contenuti delle coreografie che avrebbero dovuto fronteggiarsi, ma vietarle è stata una scelta incomprensibile. Non mi stupirei se i due direttivi decidessero di rimanere in silenzio, magari simbolicamente per un quarto d'ora". 

Guardando alla Curva Sud, la novità è il divieto d’ingresso dello striscione “Sodalizio Rossonero” precedentemente autorizzato dalla questura. Cosa ne pensa?

"Anche questa mi sembra una decisione incomprensibile. Dopo l'inizio stagione, che tutti ricordiamo, si è raggiunto un accordo per fare sparire i vecchi striscioni (tra cui quello della FdL dove vidi la mia prima partita nel '92, Milan-Goteborg, con quattro goal del Cigno di Utrecht, di cui uno in rovesciata proprio sotto alla Sud...indimenticabile!) e prepararne di nuovi. Ovviamente sostenendo una spesa notevole in un periodo di difficoltà economica per tutti. E adesso cosa è cambiato? Il nome Sodalizio potrebbe essere frainteso? E allora anche armata, brigata, etc. Una decisione inspiegabile. Non vorrei che per frizioni interne alla Procura di Milano si voglia scaricare la colpa su chi non c'entra nulla".

Ormai siamo ad un clima di repressione che va oltre il normale decorso dell’inchiesta “Doppia Curva”?

"L'ho già sostenuto in passato e mi ripeto oggi: le responsabilità penali sono dei singoli e, dopo il terzo grado di giudizio, si vedrà come andrà a finire l'intera inchiesta "Doppia curva". Da quello che ho potuto apprendere leggendo le accuse, i capi d'imputazione tra gli indagati delle due curve sono completamente diverse. Spero si faccia chiarezza. Non è giusto che si voglia reprimere un intero movimento ultras che rende il calcio uno spettacolo bellissimo anche per quello che sta intorno alla partita. Non sempre le gesta atletiche sono all'altezza del tifo. Penso ad esempio al Milan dell'ultimo anno. Mi sembra che anche altrove (mi viene in mente Bologna dopo le torce accese durante una partita di coppa) le cose non vadano meglio. Tornando al lato Milan la società dovrebbe spendere qualche parola in più a sostegno della Sud dopo l'accordo raggiunto un mese fa anche grazie alla dirigenza".

Cosa ne pensa delle esclusioni “ad personam” di San Siro che sono state applicate, nello specifico a Marco “Pacio” Pacini? 

"Siamo all'assurdo, un provvedimento ad personam inutile e incomprensibile visto che "non è gradito" a San Siro, ma giustamente libero di andare in trasferta dove vuole. Quando ho appreso la notizia gli ho mandato un messaggio di solidarietà perché da liberale non posso tacere e accettare provvedimenti di questo tipo, in stile nordcoreano. Settimana scorsa l'ho sentito per chiedergli dove poter comprare una pezza bianca che mi serviva per organizzare una fiaccolata di sensibilizzazione per chiedere più sicurezza al QT8. Abbiamo entrambi figli piccoli e ci siamo messaggiati all'alba, entrambi reduci da una notte in bianco o quasi. Gli ho proposto una mangiata di spiedo e polenta in zona bresciana prima di Natale". 

Cosa può fare la politica per fermare questo accanimento?

"Da quello che so, la situazione delle prime partite di campionato si è sbloccata anche grazie ad alcuni parlamentari che si sono attivati. Personalmente avevo sentito il "cugino" Alessandro Cattaneo, onorevole mio collega di partito, che mi ha parlato di un incontro istituzionale per sbloccare la situazione. La politica ha il dovere di non rimanere in silenzio affinché il giuoco del pallone (cit.) continui ad essere passione e tifo. Tutti noi amiamo questo sport e speriamo che anche a livello di Nazionale si possa tornare ai fasti di un tempo: il 2021 sembra un'era geologica fa, per non parlare del 2006"