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Lago: “Fair Play va ristrutturato, trattativa Milan-Uefa difficile. L’anno scorso mi aspettavo il Settlement"

ESCLUSIVA MN - Lago: “Fair Play va ristrutturato, trattativa Milan-Uefa difficile. L’anno scorso mi aspettavo il Settlement"MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
giovedì 9 maggio 2019, 19:30ESCLUSIVE MN
di Antonio Vitiello
fonte di Antonio Vitiello

L’economista Umberto Lago, professore all’Università di Bologna, e uno dei padri fondatori del Financial Fair Play, è stato intervistato dalla redazione di MilanNews.it.

- Le chiedo in primis cosa ne pensa del Fair Play Finanziario attuale. Così com’è strutturato una nuova proprietà non riuscirà mai ad investire per arrivare al pari delle altre, anche se facoltosa come Elliott…

“Non c’è dubbio che il FPF come è oggi vada “ristrutturato”. Quando fu concepito, ormai più di 10 anni fa, il calcio era un settore europeo, oggi è un settore globale. Non sono più soltanto i proprietari ricchi che fanno lievitare i prezzi dei giocatori, oggi c’è anche la concorrenza dei club cinesi e americani. Inoltre, alcune competizioni come la Champions League e la Premier League, hanno una audience globale e questo ha fatto incrementare fortemente i ricavi dei club inglesi e dei club che giocano sistematicamente la Champions League. Ciò ha creato una disparità con gli altri club, che è stata in parte tenuta in considerazione nell’allargamento a 4 club delle posizioni Champions per i campionati maggiori, tra i quali la Serie A. La possibilità di fare investire i club era garantita dal Voluntary Agreement, che però la UEFA non ha ancora applicato. Sembra che con il cambio di Presidenza sia venuta meno tale possibilità o che comunque la UEFA imponga paletti molto stretti (e, a mio avviso, discutibili) per accedere al Voluntary Agreement. Concordo che c’è una forte necessità di dare apertura a capitali sani che entrano nel settore del calcio professionistico con progetti seri e sostenibili”.

- Il Milan è stato recentemente deferito dall’Uefa per l’anno 2017/18. Il club probabilmente sarà sanzionanto e potrebbe nuovamente fare ricorso al Tas. Prevede limitazioni e multa?

“Secondo me siamo già a questo punto. Spero di sbagliarmi, ma a mio avviso il deferimento alla Camera Giudicante è l’anticamera di un’altra sanzione importante che, data la recidiva del club, potrebbe benissimo essere l’esclusione dalla prossima competizione per la quale il club dovesse qualificarsi”.

- Crede che ci sia accanimento sul Milan da parte dell’Uefa?

“Non sono in grado di dire se vi sia accanimento della UEFA nei confronti del Milan. Devo dire che la decisione di non concedere il Settlement Agreement l’anno scorso mi aveva molto sorpreso. Per fortuna il TAS ha rimediato a quella che, mio avviso, era una evidente disparità di trattamento. Ora la UEFA segue le sue regole, il Milan ha chiesto delle deroghe che, nel quadro attuale delle regole, non potevano essere concesse. Mi pare francamente difficile che vi sia ancora spazio per una trattativa, dal momento che la Camera Investigativa ha passato il dossier alla Camera Giudicante, la quale, almeno fino ad oggi, non ha mai trattato con i club, ma ha solo emesso sentenze”. 

di Antonio Vitiello