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Paganini: "Donnarumma? Non credo Reina venga a fare il secondo. André Silva sarà il valore aggiunto del Milan"

ESCLUSIVA MN - Paganini: "Donnarumma? Non credo Reina venga a fare il secondo. André Silva sarà il valore aggiunto del Milan"MilanNews.it
© foto di Federico De Luca
martedì 20 marzo 2018, 22:00ESCLUSIVE MN
di Simone Nobilini

Dalle nuove dichiarazioni di Raiola legate a Donnarumma, con la speranza di vedere Reina al posto di Gigio come nuovo portiere rossonero nella prossima stagione, al grande momento rossonero, con Gattuso protagonista di una risalita che vede la propria squadra ora impegnata nella difficile rincorsa al 4° posto: per discutere di tanti temi in orbita Milan, mercato compreso, la redazione di MilanNews.it ha contattato il giornalista di RaiSport Paolo Paganini, partendo proprio dal futuro dell'attuale numero 99 rossonero.

Raiola è tornato oggi a lanciare chiari segnali sulla solita intenzione di vedere Donnarumma lontano da Milano, nonostante la volontà espressa dal giocatore. Quanto possono influire ancora sul ragazzo dichiarazioni simili?

"Io mi auguro che per il bene di Donnarumma si trovi una soluzione, Gigio ha fatto una scelta ben precisa questa estate, firmando un contratto con il Milan. Ha sempre detto di essere legato a questo club e ci è cresciuto, quindi da questo punto di vista credo che la sua linea e il suo pensiero sia chiaro. Quando ho intervistato Raiola, mi disse chiaramente quanto rispettasse la decisione di Donnarumma, quella di restare al Milan: se un domani Donnarumma dovesse chiedergli di andare via, si metterebbe in movimento. Alla fine si rischia di creare una pressione eccessiva addosso a Donnarumma che può influire negativamente, non ci deve essere soprattutto in un momento particolare per il Milan, che sta facendo una rimonta incredibile in campionato ed è in piena corsa Champions: Gigio è il futuro del Milan e della Nazionale e dev'essere tutelato. Chiaro che poi il mercato resti sempre aperto. Il fatto stesso che Reina abbia fatto le visite mediche a marzo per il Milan non credo sia una cosa "normale" a mio modo di vedere, ma se ci sono dei regolamenti che lo consentono...".

Qual è la sua sensazione sul futuro del ragazzo, considerando anche l'arrivo di Reina?

"E' vero che Reina in passato ha fatto il secondo al Bayern Monaco, quindi potrebbe tranquillamente, visto che ha 36 anni, fare il secondo al Milan. Se devo dare delle percentuali però, non vedo un Reina che firma per il Milan per arrivare a fare il secondo: se arriva in rossonero, e l'acquisto verrà ufficializzato, è per fare il titolare. Di conseguenza Donnarumma si ritrova in mezzo al mercato anche non per "colpa" sua".

Passiamo al Milan: i rossoneri, con Gattuso, sono davvero diventati squadra. Era pronosticabile una risalita simile? Qual è il merito più grande avuto dall’allenatore?

"Onestamente non mi aspettavo una rimonta del genere, Gattuso ha dei meriti importanti e sono contento per lui perchè lo merita: nel calcio ci sono persone vere e altre che lo sembrano, lui invece lo è. E' anche bravo, ha dato una vera identità a questa squadra: non è solo la cavalcata in sé e per sé, sappiamo com'è andata a Londra con l'incredibile episodio che ha penalizzato il Milan e che, se non ci fosse stato, avrebbe potuto modificare tutto. E' stato bravo a valorizzare alcuni giocatori, come Cutrone o tanti nuovi arrivati, ma anche André Silva: sembrava un altro caso di mercato, ma è stato bravo e paziente e per me sarà il valore aggiunto del Milan da qui a fine stagione. Gattuso ha molti meriti e ha fatto bene la società, in tempi non sospetti, a dire che sarà lui l'allenatore del futuro".

In estate si era parlato tanto di una "bandiera" all'interno del nuovo Milan. Alla fine, ora, siede in panchina...

"Certo, e i tifosi ora si riconoscono in Gattuso: per la voglia di lottare, perchè rappresenta il vecchio Milan vincente in Italia e in Europa, l'attaccamento alla maglia, valori importanti e la voglia di vincere. Non dimentichiamoci che il Milan quest'estate ha speso tanto, è stata la regina del mercato estivo e con grossi sforzi, e il messaggio che deve arrivare è relativo all'intenzione di tornare come prima. Si era parlato tanto di un possibile ritorno di Maldini, di Albertini, ma ora in panchina il Milan ha un valore aggiunto anche nel legame con i tifosi".

Un giocatore personalmente chiave, al di là dei meriti dell'allenatore, in questo processo di rinascita del Milan?

"Bonaventura. E' un giocatore che ha davvero dimostrato di saper dare identità e voglia di riscatto importante andando a segnare gol in momenti topici: l'emblema, nei momenti di maggiore difficoltà, è stato lui".

Tema mercato: dove dovrà operare la società, indipendentemente dai nomi fatti, per completare la rosa?

"Per me il Milan ha già fatto tanto, tantissimo nel mercato estivo scorso: ora dovrà fare dei piccoli correttivi per alzare il livello ed essere ancor più competitivo. Uno può essere appunto Strinic, ottima alternativa a Rodriguez sulla sinistra, poi andrà risolto il problema Kalinic, l'unico attualmente fuori dal contesto e dal progetto rossonero: credo che Kalinic sarà in qualche modo ceduto nel mercato estivo, con la chance di poter arrivare ad un'altra punta, anche se Cutrone e André Silva sono due giocatori nazionali di grande prospettiva. Un altro grande acquisto sarà Conti, un giocatore molto forte: Pierpaolo Marino mi ha sempre detto di quanto fosse straordinario. Serviranno pochi correttivi per alzare la media della rosa, già comunque importante".

A proposito di André Silva e Cutrone: un giudizio sul loro impiego in coppia, tra il 4-4-2 di Londra e l'ultima sfida contro il Chievo?

"Può essere una buona soluzione. Sono due attaccanti con spirito di sacrificio, non sono due punte che restano in cima all'area di rigore senza rientrare: Cutrone, in particolare, viene a difendere sui calci d'angolo avversari e a centrocampo. Cosa che ora si inizia a intravedere in André Silva, più propenso al sacrificio: secondo me possono coesistere, fanno bene ambo le fasi come richiesto da Gattuso".

Per concludere: quanto è fattibile per il Milan il raggiungimento del 4° posto?

"Le sfide contro Juventus e Inter credo saranno decisive per poterci credere fino in fondo. Poi non scordiamoci comunque che la stagione del Milan non si ferma solo al campionato, c'è una finale di Coppa Italia cui va dato pieno merito a Gattuso, che è già qualcosa di importante: per diventare straordinario si dovranno fare cose importanti nei due big match dopo la sosta".