esclusiva mn

Pagni: "Ibra allenatore in campo. Piatek? Non lega con i compagni, andrà via"

ESCLUSIVA MN - Pagni: "Ibra allenatore in campo. Piatek? Non lega con i compagni, andrà via"
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
mercoledì 8 gennaio 2020, 17:30ESCLUSIVE MN
di Redazione MilanNews

Tra campo, mercato e una possibile cessione societaria: sono tante le questioni affrontate nell’intervista realizzata da MilanNews.it a Luca Pagni, firma di Repubblica.

Che impressione le ha fatto Ibrahimovic nella prima apparizione in rossonero e quanto si aspetta che possa tornare utile alla causa?
"Sono ottimista in questo senso. Con Ibra i giocatori impareranno alla velocità della luce e credo sarà molto utile. In più si è capito, anche semplicemente vedendolo per 40 minuti contro la Sampdoria che, nonostante abbia giocato da fermo, quando arriva la palla a lui qualcosa succede"

Ibrahimovic è un acquisto che sembra andare contro le linee guida del Milan targato Elliott: per quale motivo l’operazione è andata in porto quest’anno e non l’anno scorso?
Credo che le condizioni di classifica lo imponevano in qualche modo. L’operazione Ibrahimovic si fa perché economicamente ha un impatto relativo, nel senso che ha solo l’ingaggio, ma è un parametro zero. La disfatta di Bergamo è stata devastante a livello di immagine, perché ha messo completamente a nudo la differenza tra una squadra che gioca la Champions League e fa un calcio di tipo europeo e chi, invece, non la gioca. Inoltre ha messo a nudo la fragilità di un percorso incentrato quasi esclusivamente sui giovani, che necessita di tempo. Presentarsi a San Siro con la Sampdoria senza un colpo di impatto sarebbe stato deleterio per tutto l’ambiente. L’anno scorso, invece, il Milan era in una situazione diversa di classifica e aveva più credito. In più la stagione scorsa c’era un simbolo, un carattere forte in panchina come Gattuso. Zlatan al Milan rappresenta una sorta di allenatore in campo, che sa farsi rispettare all'interno dello spogliatoio e aiuta i tanti giovani nella propria crescita. Ibra è molto importante anche dal punto di vista del marketing, degli sponsor e dei social: è un grandissimo personaggio del calcio degli ultimi anni".

Si aspetta che Paquetà lascerà il Milan per tornare da Leonardo al Paris Saint-Germain?
La vedo dura che il PSG dia 30 milioni. Del resto, però, Paquetà è il giocatore del Milan con più mercato di tutti. E’ un nazionale brasiliano, da noi sta facendo fatica ad integrarsi. E’ vero, tuttavia, che spesso con i calciatori verdeoro non è mai facilissimo l’ambientamento ad eccezione di quei giocatori alla Kakà, più europei. Molti di loro hanno bisogno di tempo per integrarsi al meglio”.

Un altro giocatore che sembra essere sul piede di partenza è Piatek: andrà via a gennaio?
"Francamente il suo acquisto è stata un'operazione strana: mi sembra un giocatore che non serviva al gioco del Milan nè quest'anno, nè l'anno scorso. Piatek è stato pagato tanto e ha probabilmente dei limiti caratteriali, perchè alle prime difficoltà si è sciolto. Leggo e mi dicono che non lega per nulla con i compagni, quindi credo ci siano tutti i crismi per un divorzio. Penso possa andare via già a gennaio in prestito. Ibra ha dato un'indicazione precisa su chi vuole al proprio fianco e ha indicato Leao. Non credo, però, che Piatek possa andare via a titolo definitivo, perchè il Milan difficilmente riprenderrebbe i soldi investiti per acquistarlo un anno fa. Inoltre, come fa capire Currò nel suo pezzo odierno, Ibra farà questi 6 mesi e poi dovrebbe smettere".

Voci sempre più insistenti vorrebbero Bernard Arnault pronto ad offrire quasi 1 miliardo per rilevare il Milan.
In proporzione alla proposta che è arrivata da Friedkin per l’acquisizione della Roma, l'offerta per il Milan non è così alta come sembrava inizialmente. Per il club giallorosso, inoltre, ci sono i debiti di cui prendersi carico, mentre al Milan non ci sono. Nonostante le smentite di Elliott e del gruppo LVMH - ma non di Bernard Arnault in persona – la trattativa c’è e prosegue. Nessuno ha mai scritto che l’operazione si farebbe attraverso il gruppo LVMH. Arnault è ai primi posti nella classifica degli uomini più ricchi del mondo come patrimonio personale e non avrebbe necessariamente bisogno di fare quest'operazione attraverso la propria holding”.

Per quale motivo la trattativa tra Arnault ed Elliott non è ancora arrivata ad una svolta?
A mio avviso, c'è stato qualche intoppo relativo alla vicenda stadio, che non è ancora chiaro come si risolverà. Nell’offerta dei 975 milioni per l'acquisizione del Milan viene incluso, probabilmente, anche questo punto. Per rendere ‘valida’ l’offerta, probabilmente, dovrà esserci un iter ben avviato sulla questione stadio. Se io fossi il sindaco di Milano e continuassi a leggere che ci sono queste voci di cambio di proprietà, vorrei affrontare il discorso stadio solo dopo aver fatto chiarezza su quale sarà la proprietà del Milan nei prossimi mesi e nei prossimi anni. Inoltre ci sono tre scadenze fondamentali entro il prossimo anno: un aumento di capitale da sostenere, anche se non è una cifra esagerata, per far fronte agli investimenti necessari per il Milan e non ci sono all'orizzonte aumenti di ricavi significativi; la negoziazione del contratto in scadenza con Emirates, main sponsor del club; la questione con il Comune per lo stadio. L’unico altro sistema per mettere a posto il bilancio sarebbe vendere Donnarumma, sempre che abbia mercato. Per i portieri serve che parta il domino, a differenza degli altri ruoli. L’entrata del miliardario francese faciliterebbe il compito per quanto riguarda l’aumento dei ricavi delle sponsorizzazioni. La situazione relativa alla potenziale acquisizione del Milan da parte di Arnault sarà più chiara, in un senso o nell’altro, in primavera".