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Passerini (Cds): "Kessie è un leader, il suo rinnovo è molto avanti. È tornato il Milan di prima"

ESCLUSIVA MN - Passerini (Cds): "Kessie è un leader, il suo rinnovo è molto avanti. È tornato il Milan di prima" MilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
domenica 14 marzo 2021, 10:30ESCLUSIVE MN
di Gianluigi Torre

La redazione di MilanNews.it ha contattato Carlos Passerini. Con la firma del Corriere della Sera abbiamo parlato della grandissima partita del Milan contro il Manchester United, della sfida di oggi contro il Napoli e dei rinnovi dei giocatori in scadenza. Queste le sue parole. 

Partiamo dalla grandissima partita di Manchester dei rossoneri in totale emergenze. Che pensieri ti sei fatto sulla gara dei rossoneri? “Già a Verona avevo notato un Milan diverso rispetto alle quattro partite precedenti. Un Milan che nonostante l’emergenza è tornato il Milan di prima, e già a Verona avevo visto una capacità di soffrire e di uscire dal momento difficile, che invece non avevo visto nelle partite precedenti. Non mi sarei mai aspettato una reazione così forte contro il Manchester: il Milan ha pareggiato, ma ai punti ha vinto la partita. I rossoneri hanno fatto la partita a casa del Manchester con sei titolari fuori. Gli è stato annullato un gol che solo il VAR è riuscito a vedere, non so con quali immagini”.

Hai visto un Milan che ha voglia di tornare ad alti livelli? “E’ un Milan che ha voglia di tornare, e questo attaccamento all’Europa League lo dimostra, che sicuramente non è la Champions. Il Milan sta dimostrando di tenere all’impegno europeo come invece moltissime altre squadre italiane non hanno fatto. Dal Milan ho visto quella voglia di misurarsi con l’Europa che ultimamente nelle squadre italiane non si è vista. E’ chiaro, il Milan non fa le coppe da 7 anni, quindi la voglia di tornare in Europa è alta. Quello che mi ha colpito è che il Milan ha mostrato un gioco europeo, provando a vincere a Manchester nonostante la situazione d’emergenza. Non è un caso se hanno annullato due gol in quindici minuti ai rossoneri”.

Da cosa è nato il periodo no passato dai rossoneri? “E’ un insieme, è stata una fase complicata. Secondo me un po’ di logorio fisico c’è stato, il Milan è la squadra che ha giocato più partite in Italia. Un po’ il logorio e la stanchezza fisiologica non hanno permesso al Milan di esprimersi al meglio, dato che tira da settembre e ha riposato meno rispetto alle altre squadre. Penso che il contraccolpo, arrivato nell’unica partita sbagliata, ovvero quella con lo Spezia, si sia fatto sentire. Con quel risultato lì, in cui il Milan non ha toccato palla, ha subito un po’ il contraccolpo, che ora sembra superato. Non credo che contro lo Spezia il Milan abbia perso lo scudetto, ma credo che si stia giocando le sue chance nel migliore dei modi. Non farei una colpa al Milan. L’Inter è più attrezzata, e lo è anche la Juve, che non possono fallire lo scudetto. Il Milan ha colto l’occasione di giocarsela per lo scudetto”.

Come ti aspetti che prepari la gara di ritorno mister Pioli? “Molto dipenderà da Rashford, cambia la squadra. Il Manchester deve vincere la partita, non verrà a fare calcoli, cosa che ha fatto all'andata. Mi aspetto una partita con gol, per quello l’errore che il Milan non deve commettere è di pensare allo 0-0, ma dovrà gestire la gara. Lo 0-0 è troppo poco per potersi ad affidarsi alla cieca. Il Milan ha comunque un piccolo vantaggio, deve sfruttarlo ma non deve puntarci. Deve giocarsi la partita per vincere, tenendo la palla e cercando di segnare. Deve stare sicuramento attento in fase difensiva, però deve fare la partita”.

Contro il Napoli bisogna dare ancora fiducia alle riserve? “Credo che la forza di questo Milan, ed è una qualità reale, è che questa squadra riesce a ritrovarsi nelle difficoltà. Credo che Pioli faccia bene a non forzare i giocatori tornati dall’infortunio per evitare delle ricadute. I “riservisti” di questa squadra, li chiamo così perché faccio fatica a trovare delle riserve, sono sempre stati all’altezza. Pioli deve tenere conto di questo. In questa squadra non c’è un Milan A e un Milan B, magari c’è sulla carta. C’è un dato che conferma ciò: la media dei punti delle partite con Ibrahimovic è di 2.20, mentre quella senza di lui è di 2.21, praticamente la stessa. Il Milan con o senza Ibra fa gli stessi punti”.

Sono tanti i giocatori con una crescita esponenziale. Chi è quello cresciuto meglio? “Calabria e Kessiè, in ugual modo. Calabria merita gli Europei, e di questo passo ci andrà. All’inizio sembrava non da Milan, invece ora sta facendo la sua parte per far si che il Milan torni ad essere dove deve stare. L’altro, appunto, è Kessiè. È passato dall’essere un mediano dalle qualità medie a diventare un centrocampista di qualità europea. So che nello spogliatoio è un leader, ed è un giocatore che il Milan deve assolutamente rinnovare. Da quel che so, la questione rinnovo è molto avanti. Credo che ci sia grande ottimismo da parte del Milan”.

Capitolo rinnovi: può essere che con la matematica qualificazione in Champions il Milan chiuda immediatamente la situazione dei rinnovi di Donnarumma e Calhanoglu? “Il momento migliore per rinnovarli doveva essere prima. È gia troppo tardi. Quando arrivi così sotto alla scadenza, il club ha meno forza contrattuale. È anche vero che per mille ragione il Milan sa che si sta costruendo pian piano, quindi non mi sento di dare le colpe. Credo che entrambi rinnoveranno, e la Champions aiuterà sicuramente. Ci sono anche situazioni simili, come Romagnoli e Kessiè, quindi bisogna evitare di troppo sotto alla scadenza”.