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Piscitielli: "4-0 bella scossa per il Napoli, il Milan si è dato una dimostrazione personale. Maignan numero uno al mondo..."

ESCLUSIVA MN - Piscitielli: "4-0 bella scossa per il Napoli, il Milan si è dato una dimostrazione personale. Maignan numero uno al mondo..."MilanNews.it
© foto di © DANIELE MASCOLO
mercoledì 12 aprile 2023, 12:40ESCLUSIVE MN
di Gianluigi Torre

Riccardo Piscitelli, portiere classe 1993 cresciuto nel settore giovanile del Milan prima di andare a fare esperienze in Serie B e all'estero, è stato intervistato ai microfoni di MilanNews.it, in esclusiva. Tra i ricordi della sua esperienza rossonera e la sua carriera, alcune dichiarazioni sul momento del Milan attuale. Ecco le sue parole.

Hai girato tanto l’Europa… cosa ti ha portato a farlo?

"Quando avevo concluso la mia esperienza a Benevento ho trovato il Carpi, dove, a livello personale il campionato era andato bene ma come squadra non siamo riusciti a salvarci. Finito il contratto, non mi aspettavo grandissime offerte ma ho avuto un'offerta molto buona dalla Dinamo Bucarest e li mi sono detto, visto che in Italia ci sono molte particolarità a livello tecnico che non mi sono mai piaciute, voglio mettermi in gioco in una realtà diversa. Quando ho ricevuto l'offerta ho detto: "Vado e provo", ed è stata una bella scoperta: mi sono trovato bene, ho giocato bene e poi ho ricevuto l'offerta in Portogallo. Nella mia testa ero motivato perché mi piaceva l'idea di sperimentare nazioni diverse, piuttosto che fare una carriera diversa in Italia. Dal Portogallo, purtroppo, non ci siamo salvati e io non volevo rimanere in seconda lega ma volevo rimanere in prima divisione e ho ricevuto un'offerta dall'Ungheria. Primo anno difficile perché ho avuto tre volte il Covid e un infortunio, mentre quest'anno sta andando bene: sono nove volte su 25 partite tra i migliori campo, ho fatto 10-11 volte la top tre delle parate".

Il Milan ti ha insegnato molto sotto questo punto di vista?

"La scuola Milan è una università del calcio. Ho avuto la fortuna di poter crescere come persona e come calciatore in un ambiente che è un'oasi. Parlando dell'ambiente Milan è uno dei più adatti al mondo per crescere come calciatore. A livello di scuola è sicuramente come vincere il Superenalotto. Parte della mia crescita e formazione lo devo ai miei preparatori dei portieri. E' difficile dirne uno più dell'altro visto che si cambia all'allenatore una volta l'anno, ma mi sono trovato bene con tutti".

Qual è il tuo ricordo più bello?

"Quando abbiamo vinto contro l'Inter che ho parato tre rigori e poi avevo fatto anche un'ottima partita. Tra i ricordi più belli c'è anche l'anno in cui sono stato aggregato in prima squadra, quando il Milan ha vinto lo Scudetto con Ibrahimovic, Nesta, Seedorf, Pato e Allegri. E' stata un'emozione che durava tutto l'anno, anche il ritiro a Dubai, per me è stata una vacanza (ride, ndr). L'allenamento con la prima squadra è sicuramente tra i più impattanti a livello emotivo. Una chicca per cui mi prendevano in giro i miei compagni di squadra: sessione di tiri in porta, ero gasato e Ibra aveva appena calciato, gli avevo parato un bel tiro e come battuta gli faccio: "Dai Ibra, tira più forte". Ci sono stati momenti di simpatia, sono stati tanti momenti di bellissime emozioni. Bello anche quando Berlusconi raccontava le sue battute negli spogliatoi e anche Allegri era in grado di creare un’atmosfera serena. L'ambiente Milan è un ambiente di calore".

Pensi che Ibra sia cambiato rispetto all’ultimo Scudetto?

"Ci sono persone al mondo che riescono a dare l'esempio, e Ibra è uno che riesce sempre ad accompagnare le parole ai fatti. E' una persona che è sempre stato d'esempio ai più grandi e ai più giovani, personalità imponente che dà tanto al calcio e a livello umano".

Quanto può influire il 4-0 dell’andata in riferimento al Milan?

"Sicuramente, ogni partita influisce. Una squadra come il Napoli, che è abituata a vincere le partite con una certa facilità, il 4-0 è stata una bella scossa. Deve essere bravo il Napoli a incanalare questa elettricità nel modo giusto e in modo positivo. Dall'altra parte il Milan si è dato una dimostrazione personale che contro la squadra numero uno in Italia al momento è riuscito a fare un risultato ottimo: ha dato a se stesso la convinzione di arrivare fino in fondo".

A chi ti ispiri?

"Buffon per la sua tecnica, con i piedi Ederson è il più forte, come completezza del ruolo dico Neuer, come posizionamento De Gea e come mentalità Oblak".

Cosa ne pensi di Maignan?

"Prima che fosse al Milan non lo conoscevo molto. Io lo metto al momento numero uno al mondo come mentalità: la sua disciplina fisica, la sua presenza è quella più forte tra i portieri. Ha un'aurea che si è costruito passo dopo passo, ha saputo di essere forte ed essere determinante a livello mentale".

Cosa ti aspetti dal tuo futuro?

"Mi aspetto di una chiamata da una squadra che giochi le competizioni europee. Se non dovesse essere, mi piacerebbe un'esperienza in America oppure un importante aspetto economico. Sono in una età dove in un modo o nell'altro bisogna quagliare".