Javi Moreno racconta il suo primo giorno nello spogliatoio del Milan: "Un disastro. Arrivai in tuta, gli altri invece..."
Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Javi Moreno, ex attaccante rossonero, ha parlato così del suo primo giorno nello spogliatoio del Milan nel 2001: "Un disastro. Arrivai a Milanello in tuta e con le scarpe da ginnastica. Indossavo anche mutande da bambino, quelle con elefanti e giraffe. Gli altri miei compagni, invece, si presentarono tutti con vestiti firmati, da Armani a Dolce & Gabbana, Costacurta era in smoking. All’inizio non capivo. In Spagna ero abituato a vestirmi sportivo, anche per stare comodo in autobus. Per cambiarmi cercai di togliermi tutto insieme, in modo da far vedere il meno possibile tutti i miei indumenti. Una volta tornato a casa, convinsi mia moglie ad accompagnarmi il giorno dopo al centro commerciale per rifare l’armadio. Quanta bella roba che avete voi in Italia.
Gattuso, Rui Costa, Maldini, Albertini, questi erano alcuni componenti di quel Milan. Mi è bastato vederli la prima volta per capire la dimensione del club. Il secondo giorno mi presentai a Milanello con jeans e camicia: avevo 27 anni, non ero ancora del tutto maturo. Con chi ho legato di più? Ho fatto grande amicizia con tutti, specie con Gattuso, Sebastiano Rossi e Marco Simone. Vivevo con Pirlo vicino a Gallarate, anche se spesso andavo a Milanello in macchina con Rui Costa”.

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