Inter, Chivu: "Perdere una partita così dal punto di vista della frustrazione può lasciare qualche segno”
Christian Chivu ha parlato a DAZN dopo aver perso il derby contro il Milan. Le sue parole dopo la sconfitta per 0-1:
Il primo tempo dell’Inter.
“Non è solo quello che abbiamo creato, è l’attenzione e la prestazione. Non abbiamo subito ripartenze perché sapevamo che quei due davanti ci avrebbero creato difficoltà. L’unica volta che siamo andati al lancio lungo abbiamo perso una seconda palla e ci sono arrivati in porta e ci hanno fatto gol. Il calcio è così, ma mi prendo la prestazione dei ragazzi anche dopo la delusione del gol subito o la frustrazione di quando prendi un palo o una traversa. Però ci hanno provato in tutti i modi, è questo lo spirito che vorrei vedere. Poi quando si perde un derby e c’è la quarta sconfitta in dodici giornate… Però la classifica è abbastanza corta, dobbiamo stare lì aggrappati e sciogliere queste delusioni e gestire la frustrazione. Perdere una partita così dal punto di vista della frustrazione può lasciare qualche segno”.
È il quarto gol da contropiede in stagione… Sommer ha qualche colpa?
“So quello che creiamo e che rischi concediamo. Sugli individui non ci vado mai, non è giusto. Per me i miei sono i migliori, per come lavorano e per come danno sempre il massimo non potrei mai venire qua a puntare il dito perché quando punti il dito c’è odore di fallimento e io questo non lo voglio creare e non voglio cercare scuse. Siamo tutti dentro nel bene o nel male. Potevamo fare meglio tutti, potevamo sbloccarla noi, poi le statistiche sono quelle che sono. Noi abbiamo solo il dovere di rialzarci perché mercoledì abbiamo una partita altrettanto importante”.
Inter in controllo come sempre ma prendete gol sempre in contropiede…
“Per caratteristiche dei nostri giocatori siamo un po’ costretti ad attaccare con tanti uomini e questo ti espone un po’. Oggi abbiamo subito un contropiede ed è stato fatale, un po’ come in queste prime 12 giornate abbiamo subito abbastanza poco per i rischi che ci prendiamo quando si va in attacco. Bisogna lavorare, migliorare, percepire di più il pericolo, fare qualche fallo in più, spendere qualche giallo quando serve per non subire poi tante ripartenze”.
Il cambio di Lautaro al minuto 64:
“Sta bene, Lautaro sta bene. Perché è uscito? Perché, non posso cambiare i giocatori? (ride nervosamente, ndr). È una scelta mia, una mia decisione”.

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