Ambrosini sul derby: "Oggi la rivalità non è la stessa, per come noi vivevamo il senso di appartenenza"
Massimo Ambrosini ha parlato così del derby di Milano a Cronache di Spogliatoio: "Se tu mi parli di derby, il primo flash era la rivalità che c'era, l'odio calcistico che c'era ma è sempre stato sano. Quella volontà, quella tensione che c'era fra quelle squadre che avevano delle personalità di altissimo livello che facevano arrivare quella cattiveria agonistica che io raramente poi riuscivo a portare in campo in quella situazione lì.
Perché era diversa dagli altri, avevi uno stimolo o una voglia che poi si tramutava in alcune situazioni di freno. Ogni tanto ci incontriamo con Materazzi, Cordoba, adesso facciamo un altro lavoro ma prima non ci frequentavamo con gli avversari. C'erano meno opportunità. Prima vivevi un sentimento di un certo tipo, bello ricordarlo.
Non bisogna vietarsi di ricordare che la rivalità era molto accesa. Oggi la rivalità non è la stessa, per come noi vivevamo, il senso di appartenenza. Siamo capitati in momenti storici in cui i calciatori erano sempre gli stessi. Quando parli del passato, ricevere consensi andando a tirar fuori cose del passato è facile.
Non voglio parlare del passato per i consensi, noi realmente avevamo una percezione di rappresentare la squadra ai massimi livelli. Oggi molti si sentono questa cosa, non voglio dire che noi eravamo più di loro, ma in quel momento vivevo la sensazione di essere la squadra per cui giocavo, con tutta la responsabilità e l'orgoglio di farlo".

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