Ancelotti: "Nel 2007 al Milan si parlava della mia ultima panchina ad ogni partia, poi..."

Ancelotti: "Nel 2007 al Milan si parlava della mia ultima panchina ad ogni partia, poi..."MilanNews.it
© foto di Antonello Sammarco/Image Sport
martedì 10 novembre 2020, 12:00News
di Gianluigi Torre

Ieri, lunedì 9 novembre 2020, all’interno del programma “Tiki Taka – La Repubblica del pallone”, il talk show sportivo condotto da Piero Chiambretti in onda in seconda serata su Italia 1, è intervenuto l’allenatore dell’Everton Carlo Ancelotti.

Sugli esoneri degli allenatori dopo il primo cambio di panchina in Serie A (Iachini dalla Fiorentina, ndr), dichiara: “L’esonero fa parte del nostro mestiere, non è una iattura. Quando le cose non funzionano bene tra un allenatore e una società è giusto chiudere. Se le cose funzionano bene si riescono a gestire le situazioni più difficili ma non deve essere un matrimonio forzato. L’esonero non si capisce, l’allenatore è sempre l’ultimo a saperlo. Ci sono delle sensazioni ma fino a che non c’è la notizia ufficiale non lo sai. Nel 2007 al Milan ogni volta si diceva sempre che dovesse essere la mia ultima partita e poi abbiamo vinto la Champions. Un allenatore perde solo tempo a pensare al suo esonero: deve pensare solo a fare il suo lavoro”.

Su Ibrahimovic trascinatore del Milan, conferma: “Quando è andato a giocare in America ho pensato che fosse ai saluti finali. E invece faceva gol in tutte le partite. Ora è tornato in Italia, pensavo fosse la fine e invece anche qui fa gol ogni domenica. È immortale, come Cristiano Ronaldo. Continuare a giocare è facile ma loro non giocano e basta, segnano sempre e fare sempre gol non è così semplice. Volevo Ibra al Napoli? Chiedetelo a lui”.

Sul Milan di Pioli se può vincere lo Scudetto, afferma: “Il Milan ha fatto dei passi da gigante ultimamente. Ai rossoneri manca ancora qualcosa per essere al livello di Juventus ed Inter, ma non bisogna dimenticare che questa è una stagione strana per tutti i campionati in Europa, dove vedo risultati abbastanza sorprendenti. Ci sono in testa squadre che nessuno avrebbe mai detto all’inizio della stagione. Tutto può succedere”.