Bianchin: "C'è un particolare del Milan che mette un brivido lungo la schiena alle avversarie"
Luca Bianchin, giornalista, si è così espresso su gazzetta.it sul Milan: "La parola che inizia per S è nella testa di tutti i milanisti davanti alla tv ma nessuno la pronuncia. Allegri: “Vinciamo gli scontri diretti? E’ una bella gioia”. Saelemaekers: “A fine stagione vedremo dove saremo”. Maignan: “Ci sono ancora tante giornate”. Anche Buffon, che milanista non è: “La classifica dice che il Milan sta facendo molto bene”. La classifica, a essere precisi, dice che il Milan è secondo a -2 dalla Roma, alla pari con il Napoli e a +1 sull’Inter. In più, gioca una sola volta a settimana e non perde mai contro le altre squadre che corrono per i primi posti. Va bene che è presto, però è chiaro che una squadra così può vincere il campionato
Un particolare, in tutto questo, mette un brivido lungo la schiena alle avversarie. Il Milan vero si è visto dalla fine del mercato agli infortuni della pausa di ottobre, poi nel derby. Per essere chiari: quando vicino a Modric c’è stato Rabiot, il secondo cuore della squadra. Il Milan con Rabiot ha giocato cinque partite, ne ha vinte quattro e ha pareggiato a Torino contro la Juve, in una partita in cui avrebbe potuto (e dovuto) vincere. Rabiot dal 2019 gioca tra le 28 e le 34 partite stagionali di campionato: significa che, a meno di imprevisti, non ne salterà molte altre. In bocca al lupo a tutte le altre".

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