Caressa: "I tifosi e i giovani si stanno stancando di questo calcio"

Caressa: "I tifosi e i giovani si stanno stancando di questo calcio"MilanNews.it
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Oggi alle 09:50News
di Lorenzo De Angelis

Intervistato questa mattina dai colleghi de Il Corriere dello Sport, il giornalista e telecronista di SkySport Fabio Caressa ha portato avanti una lotta personale, se così vorremmo definirla, contro i simulatori, il fallo sistematico ed a favore del tempo effettivo, perché a detta sua: "Gli spettatori ormai pagano per vedere soltanto un tempo. I tifosi e i giovani in particolare si stanno stancando di questo calcio dominato dalle continue interruzioni e pieno di zero a zero". 

Calano i dribbling, gli ingressi in area, gli xG e aumentano i gol da palla inattiva. Cosa significa tutto ciò? 
"Che tecnicamente ci stiamo impoverendo. E che più si sta fermi, più si devono trovare in quelle situazioni le armi per far male all’avversario".  
 
Il tempo effettivo in Serie A è sceso a 53 minuti. 
"Tra punizioni, corner e rimesse, per riprendere il gioco ci vogliono almeno 40 secondi. Con 20-25 falli laterali a gara e con 60-70 interruzioni del gioco, si perdono delle buone mezz’ore". 
 
Da telecronista, secondo lei cosa infastidisce di più gli spettatori? 
"Il non-gioco e l’ostruzionismo. Ma soprattutto le simulazioni, perché fermano il gioco per troppo tempo e perché sono l’emblema della scorrettezza. Anche per noi cronisti è sempre più difficile riempire tutti questi tempi morti". 

Come arginarle? 
"Con il cartellino rosso, per me. Non se ne può più di vedere gente a terra a ogni minimo contatto". 
 
Sono 27 i falli di media a partita. 
"Ha ragione Capello: gli arbitri fischiano troppo. E aggiungo: non puniscono chi invece fa del fallo sistematico una tattica. La chiamano SPA, come la sauna. Prima c’era il fallo tattico. Se lo commetti non per contendere il pallone ma perché l’avversario ti ha superato, allora deve scattare il cartellino". 
 
In tv lei si è scagliato contro il gol annullato al Cagliari. 
"Quello è narcisismo del Var. Interviene per far vedere che esiste".

Tempo fa propose alcuni accorgimenti, come il tempo ridotto per superare la metà campo e il divieto di passare il pallone al portiere più di una volta se l’avversario non ha interrotto l’azione.  
"Ne aggiungo un’altra, che poi sarebbe ovvia: ammonire se non si riprende subito il gioco. Le avete viste le scene degli arbitri che dicono “ora basta!” ai portieri che perdono volutamente tempo? C’è la regola degli 8 secondi per rimettere in gioco il pallone ma non la applica nessuno". 
 
Il tempo effettivo è davvero la soluzione? 
"Certamente, non se ne può più fare a meno. Il fatto che si giochi sempre di meno e che un anno fa, di questi tempi, si segnavano 5 gol in più a giornata dovrebbe far preoccupare tutti".