Milan-Como, De Siervo: "A giorni il responso della confederazioni asiatica. Per ultima la FIFA"

Milan-Como, De Siervo: "A giorni il responso della confederazioni asiatica. Per ultima la FIFA"MilanNews.it
Ieri alle 22:30News
di Francesco Finulli

Luigi De Siervo, Amministratore Delegato della Lega di Serie A, è stato intervistato da Cronache di Spogliatoio e tra i diversi temi toccati ha parlato anche dell'ormai celeberrima Milan-Como, che potrebbe giocarsi nel mese di febbraio a Perth, in Australia. Di seguito un estratto delle sue dichiarazioni.

Le parole di De Siervo: "Per disputare una partita all'estero servono, allo stato attuale, 7 autorizzazioni diverse. La Lega Serie A, in questo momento, all'interno di un percorso stabilito dalle regole attuali, ha raggiunto 5/7 delle autorizzazioni. Si sono dichiarate d'accordo le due squadre: il Milan e il Como. In Italia si sono dichiarate d'accordo 20 squadre su 20, non come in Spagna, in cui c'è stata una dinamica di contrapposizione interna. Qui tutti sono stati d'accordo, ha votato il Consiglio federale della FIGC e abbiamo ottenuto anche l'ok della confederazione europea, ovvero della UEFA. Abbiamo ottenuto anche l'ok della Federazione australiana e siamo in attesa del responso di quella che è la Confederazione asiatica, che dovrebbe esprimersi a giorni".

Conclude De Siervo: "Dopodiché l'ultima autorizzazione necessaria è quella della FIFA di Gianni Infantino, che dovrà per ultima, in qualche modo, determinare la questione. Dal punto di vista tecnico, da un'analisi profonda, non esistono motivazioni per impedire lo svolgimento di questa gara, perché se si leggono con attenzione i risultati anche della sentenza della Superlega, evidentemente gli organismi del calcio, in particolare nel caso dell'Italia, la FIFA e la UEFA hanno una serie di diritti, ma anche di doveri, nel senso che non possono impedire che si svolgano determinati aspetti che non sono vietati. In questo senso questa partita, che oggi tutti vivono come un elemento di rottura rispetto al sistema, probabilmente tra cinque anni verrà vissuta come un pallido ricordo, perché questa cosa sarà stata sdoganata".