Milan, da Allegri a Italiano: quante piste (quasi) sfumate. E così torna caldo Thiago Motta

Igli Tare è ufficialmente il nuovo direttore sportivo del Milan e ha già tra le mani il primo, delicatissimo dossier: la scelta del nuovo allenatore. Un compito reso ancor più complesso dal ritardo accumulato nel lungo casting per il ruolo di ds, che ha fatto sfumare diverse piste interessanti.
Secondo La Gazzetta dello Sport, Vincenzo Italiano - profilo gradito a Tare - è più vicino al rinnovo con il Bologna. Massimiliano Allegri, altro nome sul taccuino, pare destinato al Napoli. Roberto De Zerbi resterà al Marsiglia e Gian Piero Gasperini dovrebbe rimanere all’Atalanta. Con le opzioni più prestigiose ormai sfumate, il Milan si ritrova costretto a ricalibrare le strategie in base agli sviluppi del mercato degli altri club.
In questo scenario torna d’attualità un nome già valutato in passato: Thiago Motta. Reduce dall’esperienza negativa alla Juventus, il tecnico italo-brasiliano era stato a lungo corteggiato dal Milan un anno fa, dopo l'exploit al Bologna. Oggi potrebbe rappresentare una soluzione concreta, anche se la trattativa non si prospetta semplice.
Restano sullo sfondo alcune suggestioni come Roberto Mancini, libero dopo l’esperienza con l’Arabia Saudita, mentre sembrano più difficili da percorrere le piste che portano a Maurizio Sarri - con cui Tare ha avuto rapporti tesi alla Lazio - e a profili emergenti come Francesco Farioli.

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