Nocerino, Vidal e Guarin: ecco il prototipo del campione del futuro
Antonio Nocerino. Arturo Vidal. Fredy Guarin. Ma anche Radja Nainggolan e Kwadwo Asamoah. Il calcio viaggia verso il futuro, in un pallone fatto più di bastone che di carota. Il prototipo del centrocampista moderno è questo: muscoli, fosforo, sciabola, ma anche tecnica, intelligenza tattica e fioretto. Il giocatore copertina del 2012 è l'incursore che difende, che cuce, che rifinisce, che segna. C'erano una volta i portatori d'acqua o gli ingegneri, oggi ci sono dei factotum abili sia nella manovalanza sia nel disegnare geometrie.
Il gol di ieri di Nocerino è poesia, è una fiammata degna del miglior Kakà, nella corsa e nel tratto dipinto con un fendente d'interno. Vidal che segna, guerriero con l'armatura di platino, oramai non fa quasi più notizia, ma i suoi sigilli sul campionato sono tasselli importanti nella corsa Scudetto. E se l'Inter ha ripreso l'abbrivio smarrito negli ultimi mesi, è pure merito del gladiatore Guarin. Nainggolan e Asamoah, ora a Cagliari e Udinese, hanno poi un destino da grandi, nel palmares e nella maglia che vestiranno. Difendono e attaccano, braccano e segnano. Pure loro sono uomini destinati a rivestire il ruolo di centrocampisti del calcio che verrà. Che guarda avanti, in un pallone fatto sì di muscoli ma anche di geometrie raffinate, dipinto da guerrieri col fioretto ai piedi.
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