Codice Allegri: l'italiano, il dress code e la "tavola" per un Milan ligio dentro e fuori dal campo

Da quando è arrivato Massimiliano Allegri ha cambiato il volto al Milan, non solo in campo, ma anche e soprattutto fuori. A differenza della passata stagione questo gruppo è diventato squadra. grazie anche un diktat molto chiaro del tecnico livornese, o meglio, un vero e proprio codice, come riportato dal collega Carlos Passerini questa mattina sul Corriere della Sera, che garantisce professionalità ma soprattutto serenità, aspetti che poi si riflettono in campo.
L'italiano
Il primo punto del codice di Allegri è l'italiano. Il tecnico livornese, supportato dal Senior Advisor di RedBird Zlatan Ibrahimovic, vuole che si parli la lingua italiana, diventata praticamente un obbligo. Anche perché se no come si fa a parlare con arbitri e avversari?
Dress code
"Siamo il Milan, non dimentichiamolo mai", squadra che nel corso della sua storia si è anche distinta per eleganza, in campo ed ovviamente fuori. E qui entra in gioco il secondo punto del codice di Allegri, il dress code. Tutta la squadra deve presentarsi in trasferta con l'abito di rappresentanza, giacca e cravatta.
A tavola
La squadra è più forte quando diventa gruppo, cosa che il Milan sta piano piano diventando anche grazie al terzo punto del codice di Allegri, la convivialità. A Milanello ci sono infatti tavoli quadrati per evitare che si creino gruppetti anche durante quei momenti dove invece si dovrebbe legare di più.
3 punti fondamentali
Sono dunque 3 i punti fondamentali del nuovo codice di Max Allegri: l'italiano, il dress code e la convivialità. Grazie a questi tutti rispettano le regole, di Allegri, a differenza di un anno fa, dove dalle parti di Milanello regnava la confusione più totale.

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