Corto muso? No, lungo muro: quando la difesa fa godere più dei gol

Corto muso? No, lungo muro: quando la difesa fa godere più dei golMilanNews.it
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Oggi alle 14:00Primo Piano
di Niccolò Crespi

Diciamoci la verità: siamo tutti stupefatti davanti a questa squadra, capace di reagire dopo lo schiaffo preso contro la Cremonese, in casa a San Siro nella prima di campionato. Non un fatto gravissimo, ma sappiamo quanto questi ultimi anni siano stati complicati per il Milan a livello ambientale, di carattere e motivazioni. Tre vittorie di fila così, senza subire restano un mattone d'oro sul quale provare a costruire una squadra (e gruppo) pronto magari a giocarsi le proprie carte contro tutti in Serie A. Quella parola non la diciamo, è troppo presto, ma con una difesa così il Milan di Allegri si appresta a diventare una delle favorite in campionato.

Difesa ritrovata

Sono sempre quei tre, aiutati però da un grandissimo lavoro di squadra: Gabbia, Tomori e Pavlovic, tre difensori che insieme formano un trio particolare, probabilmente molto sottovalutato (e va bene così). Inutile però soffermarsi solo sul loro lavoro difensivo. Sì, perchè è tutta la struttura dei rossoneri che permette a questa squadra di subire di meno, magari qualche sporadica ripartenze, ma nessun tiro in porta. Esatto, perchè nelle ultime quattro partite giocate in Serie A il Milan di Allegri ha subito soltanto nove tiri in porta, l'ultimo, il più pericoloso proprio il gol di Bonazzoli a San Siro. Il lavoro di Saelemaekers ad aiutare Tomori è fondamentale senza palla, ed Estupinan a sinistra si sta rivelando una piacevole sorpresa. Per non parlare del centrocampo, fisico e di qualità.

Max Allegri dalla tribuna

Ce l'hanno raccontato i nostri colleghi presenti a Udine: è stato un Allegri del diavolo. Si sbraccia, si agita e si arrabbia quando la squadra cala, per poco, il livello dell'attenzione. Quanto era mancato un tecnico così? Tanto, perchè sì, dopo un inizio di stagione così è anche giusto dare i meriti al mister del Milan, da sempre criticato per il proprio gioco difensivo, quasi speculativo. Evidentemente questo gruppo, per adesso ha delle caratteristiche che tendono a sposarsi perfettamente con le idee di Allegri, con la speranza che tutto questo possa durare ancora per molto tempo.

Una parentesi per Modric e Rabiot

Ci sono anche loro tra i protagonisti di ieri sera, oltre a uno strepitoso Pulisic e Fofana versione Kessiè. Il centrocampista francese ex Juve, alla sua sola seconda presenza in rossonero ha giocato una gara di intensità, qualità e tanta tanta corsa. Nel finale sfiora anche il 4-0 con un diagonale preciso a fin di palo. Il maestro Modric? Classe pura, ogni commento può risultare superfluo, resta la standing ovation dei tifosi dell'Udinese come copertina della prestazione del croato. Un Milan che quindi prosegue con umiltà il proprio percorso, ma forse da ieri sera anche con quel pizzico di consapevolezza in più.