Il Milan si è auto-declassato: ora non fa più paura

Il Milan si è auto-declassato: ora non fa più paura
lunedì 23 settembre 2013, 22:00Primo Piano
di Salvatore Trovato

"Quest’anno inizieremo meglio la stagione". Le ultime parole famose di Massimiliano Allegri, a distanza di pochi mesi, stonano con la realtà dei fatti, a meno che il tecnico non sia contento di aver raccattato un solo misero punto in più rispetto allo scorso Campionato nelle prime quattro, deludenti uscite. Aldilà dei problemi, ormai cronici, di gioco, che i rossoneri hanno sempre palesato sotto la gestione di mister Max (anche nell’anno dello Scudetto, con una rosa decisamente superiore a quella attuale), quello che preoccupa maggiormente è l’approccio alle partite. L’atteggiamento complessivo, escludendo alcuni singoli (De Jong su tutti), è sbagliato, timoroso, incerto. La squadra fatica a entrare nel match, mostrando sempre i fianchi all’avversario nei primissimi minuti di gioco, salvo poi svegliarsi dopo aver preso un paio di sberle. Ma qual è il problema? Forse fisico ma, se così fosse, i conti non tornerebbero affatto, considerando che, dopo aver effettuato una preparazione con vista sul play off di Champions, il Milan dovrebbe quantomeno essere al pari (se non più brillante) delle altre.

"Problema di preparazione? Non so, però la musica non cambia, anche se in estate abbiamo lavorato in modo diverso", ha dichiarato ieri Allegri nel dopopartita, aggiungendo un ulteriore carico di incertezze a un ambiente già confuso e frastornato. "Forse settembre è solo il mio mese sfortunato", ha aggiunto il mister con tanto di sorrisone in bella mostra, dimenticando che, nelle passate stagioni, neanche ottobre gli ha regalato particolari soddisfazioni. Insomma, che si tratti di un fattore psicologico? Questo gruppo, privo di senatori e veri leader, si sta forse ridimensionando e le dichiarazioni, non certo esaltanti, di dirigenti e allenatore, che preferiscono spesso parlare di "podio" o "primi tre posti" piuttosto che avanzare propositi di tricolore, hanno contribuito a fomentare questo auto-declassamento mentale. Un Milan che non fa più paura, neanche a San Siro, sempre piccolo con le grandi e non certo grande con le piccole. Questa è la realtà, questa è la situazione: un quadro da rivedere e migliorare al più presto, ancor prima del gioco, ancor prima della fase difensiva o del mercato.