L'attacco regge senza i tre tenori, la difesa soffre l'emergenza: il Milan deve scegliere in fretta come colmarla

L'attacco regge senza i tre tenori, la difesa soffre l'emergenza: il Milan deve scegliere in fretta come colmarlaMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
venerdì 25 settembre 2020, 19:30Primo Piano
di Matteo Calcagni

La positività di Ibrahimovic, arrivata proprio in procinto di una sfida da dentro/fuori, rischiava di mettere in seria difficoltà una squadra che doveva già fare i conti con la squalifica di Rebic e l'indisponibilità di Leao, tornato ad allenarsi da pochi giorni dopo una lunghissima quarantena. Il Bodo/Glimt ha dimostrato di essere un avversario ostico, ma il Milan è comunque riuscito a far emergere la sua superiorità, sfruttando tre magie di Hakan Calhanoglu. Giovedì prossimo, contro il Rio Ave, Stefano Pioli dovrà rinunciare ancora a Rebic e Ibra, ma Leao potrebbe tornare tra i convocati. Un recupero importante in una situazione di pura emergenza.

L'ATTACCO NON SI TOCCA - Le parole di Paolo Maldini nel prepartita sono state chiare. Il Milan non si muoverà per acquistare un nuovo attaccante, confidando che il reparto offensivo, almeno tra i centravanti, sia sostanzialmente a posto. Non capiterà spesso di avere fuori in contemporanea Ibra, Rebic e Leao, di conseguenza la scelta del club, che evidentemente ripone grande fiducia in Colombo, è legata ad una logica ben precisa. Discorso molto diverso per la retroguardia, i cui problemi numerici erano già noti durante il post lockdown, anche prima del pesante infortunio di Alessio Romagnoli. Una difesa che si rispetti deve disporre almeno di quattro elementi abili e arruolabili; il Milan, pur avendo cinque centrali, raramente ne ha avuti a disposizione più di tre tutti insieme da un anno a questa parte.

LA SCELTA - In questi giorni si sono rincorsi tanti possibili nomi per rinforzare il pacchetto difensivo, in attesa di capire dove si concentreranno gli sforzi del club. Una scelta "conservativa", in termini economici, potrebbe suggerire l'acquisto di una sorta di "toppa" che possa colmare l'emergenza nell'immediato, per poi eventualmente salutare a fine stagione o restare a svolgere il ruolo di riserva. Quello che bisogna considerare è che, nel 2021, Musacchio sicuramente non farà più parte del Milan, così come Duarte, giocatore che senza l'attuale moria avrebbe potuto già lasciare il rossonero. Investire ora, a prescindere dalle formule, potrebbe colmare l'emergenza attuale, aumentare le possibilità di conquista della Champions e sistemare la retroguardia anche in vista del prossimo anno. Inevitabile fare i conti col bilancio, ricordando però che quasi mai gli acquisti "tanto per" hanno mai portato grandi benefici nel lungo periodo, appesantendo (invece) il monte ingaggi per tante stagioni a venire.