La finale di Coppa Italia ha la priorità, ma entro la fine del mese arriverà la decisione sul nuovo direttore sportivo

Il mese di maggio sarà determinante per il Milan, non solo a livello sportivo ma anche dirigenziale. Adesso tutte le energie sono ovviamente focalizzate sulla finale di Coppa Italia in programma il prossimo 14 maggio a Roma contro il Bologna, sfida che Sergio Conceiçao e calciatori vogliono (e devono) vincere per rendere meno amara una stagione che ha regalato più delusioni che gioie.
Inevitabilmente questo ritarda ulteriormente la scelta del nuovo direttore sportivo, che comunque il board rossonero punta a fare entro la fine di questo mese, così da mettersi nelle condizioni di poter cominciare a programmare la prossima stagione. Scrive questa mattina Il Corriere dello Sport che il nome sono sempre i soliti: Igli Tare e Tony D'Amico, con quest'ultimo che verrà corteggiato da l'ad rossonero Giorgio Furlani fino a quando il diretto interessato, e l'Atalanta, non gli rifilerà il "no" definitivo.
Oltre a convincere i nomi in questione, sarà necessario che vi sia una certa unità di intenti all'interno del management di via Aldo Rossi: Gerry Cardinale, Giorgio Furlani e Zlatan Ibrahimovic, per forza di cose, dovranno far convergere le rispettive idee verso una unica direzione. Operazione non semplice considerando i movimenti degli ultimi mesi.
Inotlre, l'opzione di non intervenire sul lato dirigenziale non inserendo alcuna figura nuova all'interno dell'organigramma dirigenziale è l'ultima in ordine di preferenza dalle parti di via Aldo Rossi, e quindi questo lascia intendere che un nuovo direttore sportivo ci sarà (forse). Nel frattempo il tempo scorre, è c'è il serio rischio che il Milan possa registrare un importante ritardo sulla tabella di marcia rispetto alle avversarie.
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