Milan-Uefa, pronto il primo round: ma per il nuovo corso si attenderà la primavera

Milan-Uefa, pronto il primo round: ma per il nuovo corso si attenderà la primaveraMilanNews.it
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venerdì 16 novembre 2018, 16:30Primo Piano
di Pietro Mazzara

Martedì mattina, ore 9.30, Nyon. Data, luogo e orario dell’udienza del Milan davanti all’Adjudicatory Chamber dell’Uefa sono adesso noti e pubblici. Il primo round, chiesto dal TAS di Losanna nelle motivazioni che hanno riammesso i rossoneri in Europa League, dovrà servire a comminare al Milan una sanzione equa per le violazioni del Fair Play Finanziario per il triennio 2014-2017. Una situazione già nota da tempo e che era stata aggravata dalla sfiducia – comprovata dai fatti – dell’Uefa nei confronti della proprietà capitanata da Yonghong Li e dal piano irrealistico presentato da Marco Fassone in sede di richiesta di voluntary agreement prima e settlement agreement poi. Da via Aldo Rossi si attendono una sanzione economica, il che sarebbe il minore dei mali.

SECONDO ROUND -  La documentazione che verrà sottoposta all’Uefa è in fase di invio e martedì, probabilmente, non si parlerà solo del buco lasciato dagli ultimi tre anni fiscali della gestione Fininvest, ma è possibile che vengano affrontati anche i temi che verranno poi approfonditi in Primavera, quando Milan e Uefa torneranno a guardarsi negli occhi per trovare una quadra sul percorso virtuoso che il club rossonero dovrà sostenere per rientrare nei parametri del Fair Play Finanziario, cosa già ampiamente dichiarata da Elliott sia in fase d’acquisto del club sia con le recenti dichiarazioni di Paolo Scaroni. Rimane da capire se, dentro i complessi cavilli del regolamento Uefa, ci siano le basi per chiedere un voluntary agreement, visto che la proprietà del club è cambiata o se essendoci delle sanzioni in vista, si debba discutere un voluntary agreement, che avrebbe degli effetti più restrittivi rispetto al VA.

MERCATO -  Le scelte che verranno prese in sede di camera giudicante, avranno un risvolto su quello che sarà il mercato in entrata del Milan. I rossoneri, già in estate, hanno agito secondo le linee guida del FFP e dovranno continuare così finché la macchina produttiva non dia i frutti sperati, ovvero un aumento tale dei ricavi che possa permettere al Milan di essere meno legato a determinati paletti. Per questo, però, ci vorrà tempo e pazienza.