San Siro, domani il rogito. Nuovo stadio: motivazioni, il confronto con altri top club europei e cosa prevede il progetto

San Siro, domani il rogito. Nuovo stadio: motivazioni, il confronto con altri top club europei e cosa prevede il progettoMilanNews.it
Oggi alle 18:00Primo Piano
di Enrico Ferrazzi

Domani sarà un giorno storico per la città di Milano e anche per Milan e Inter che firmeranno il documento di compravendita e diventeranno a tutti gli effetti i nuovi proprietari di San Siro e delle aree limitrofe. Si tratta del primo passo verso la costruzione del nuovo impianto dei due club milanesi che hanno già affidato il progetto a Foster + Partners e Manica. In attesa del rogito, sul sito del Comune di Milano è stato pubblicato il "Documento Descrittivo del Progetto del Nuovo Stadio di Milano per AC Milan e FC Internazionale". 

MOTIVAZIONI - Prima di tutto le due società spiegano perchè hanno la necessità di avere un nuovo stadio: "Per un club calcistico moderno, disporre di uno stadio all’avanguardia non è più un’opzione, ma una condizione imprescindibile per garantire equilibrio finanziario, sostenibilità di lungo periodo e, di conseguenza, competitività sportiva. Un’infrastruttura adeguata consente di ampliare e diversificare le fonti di ricavo, migliorare l’esperienza dei tifosi, attrarre investimenti privati e valorizzare il brand del Club a livello internazionale. Lo stadio non è più soltanto il luogo della partita, ma il cuore pulsante di un ecosistema sociale, urbano ed economico, capace di generare valore ogni giorno dell’anno. Lo stadio G. Meazza, comunemente noto come San Siro, mostra oggi un livello di obsolescenza tale da comprometterne l’efficienza operativa e la competitività rispetto agli standard internazionali più avanzati. Costruito originariamente nel 1926 e soggetto a vari interventi nel tempo, non è più in grado di offrire un’esperienza adeguata alle aspettative di tifosi, atleti, artisti e stakeholder commerciali".

IL CONFRONTO CON GLI ALTRI CLUB - Milan e Inter hanno poi fatto un confronto con altri top club europei che da quando hanno un nuovo impianto moderno hanno notevolmente aumentato i loro ricavi: "Le squadre italiane soffrono di un cronico ritardo per quanto riguarda gli investimenti sugli stadi, e questo si riflette non solo nello stato degradato degli impianti, ma anche nella più limitata capacità dei club di trasformare le partite in fonti di ricavo da reinvestire poi nel progetto sportivo. Nel frattempo, i principali club europei – tra cui Tottenham Hotspur (con il nuovo Tottenham Hotspur Stadium), Real Madrid (ristrutturazione del Santiago Bernabéu), FC Barcellona (progetto Espai Barça), Manchester United (nuovo stadio da 100.000 posti) e Arsenal (Emirates Stadium) – hanno già intrapreso importanti investimenti in infrastrutture moderne, capaci di rafforzare la competitività sportiva e commerciale delle società.

- Real Madrid - Bernabéu: l’investimento di € 1,2 miliardi nella ristrutturazione dello Stadio Santiago Bernabéu ha permesso al Real Madrid aumentare del 71% il fatturato annuo da eventi sportivi, partendo da un valore già relativamente elevato; 

- Tottenham Hotspur - Tottenham Stadium: il Tottenham Hotspur ha scelto di costruire un nuovo stadio da 60.000 posti e demolire lo storico White Hart Lane a un costo complessivo di £1,0 mld (circa €1,15 mld). Aperto nel periodo del COVID, il nuovo stadio ha permesso al Tottenham di aumentare del 154% i fatturati da match day ed entrare per la prima volta nella top 10 delle squadre europee per fatturato; 

- Arsenal – Emirates Stadium: nel 2007, la squadra londinese Arsenal si è spostata dall’Highbury Stadium di 38.000 posti al nuovo Emirates Stadium (60.000 posti), il primo stadio di nuova generazione con un intero anello di hospitality e un alto livello di comfort per tutti i tifosi. Da quando è stato aperto, lo stadio è stato sempre pieno, aumentando il numero di spettatori annui da 725.000 a 1.145.000 (+420.000, +58%) e i fatturati del 110%". 

NO ALLA RISTRUTTURAZIONE DI SAN SIRO - In merito all'inadeguatezza di San Siro e al no di Milan e Inter ad una sua ristrutturazione, i due club hanno spiegato: "Diversi studi di fattibilità commissionati da AC Milan e FC Internazionale hanno concluso che una ristrutturazione dello stadio G. Meazza non è percorribile a causa di: età della struttura (avendo quasi 100 anni, richiederebbe costosi interventi strutturali), configurazione architettonica (vincoli irrisolvibili, come la vicinanza al Trotto, le rampe del secondo anello che limitano gli ampliamenti del primo anello, e la mancanza di camminamenti al terzo anello, impediscono l’ampliamento e la modernizzazione), ricavi compromessi (lavori della durata di 3-4 anni comporterebbero lo spostamento delle squadre, causando perdite economiche), inadeguatezza rispetto agli standard attuali (l’impianto ristrutturato non offrirebbe comunque un’esperienza moderna e accessibile) e costi elevati a fronte di benefici limitati (l’investimento non sarebbe compensato da un incremento dei ricavi sufficiente)". 

NUOVO STADIO - Il progetto del nuovo stadio prevede: "capienza di 71.500 posti, con visibilità ottimale da ogni settore; inclinazione degli spalti studiata per replicare l’atmosfera di San Siro; contenimento dell’impatto acustico tramite interventi specifici; percorsi ampi e razionali con punti ristoro, bar, ristoranti, aree merchandising; spazi premium per hospitality ed eventi aziendali; accessibilità universale in ogni settore; parcheggi interrati sotto il podio per facilitare l’accesso; spostamento e ricostruzione del Tunnel Patroclo; realizzazione di ca 140.000 mq di verde, inclusi 52.000 mq di verde profondo; uso di tecniche di costruzione moderne, ad alta efficienza energetica e sostenibili; neutralità carbonica attraverso l’acquisto di “Carbon Credits” o attraverso altre formule consentite". 

COMPARTO PLURIVALENTE - Intorno allo stadio, il progetto prevede poi un comparto plurivalente: "Il progetto, che nasce dall’ancora principale del nuovo stadio polifunzionale, aperto e accogliente 7 giorni su 7 e che attirerà circa 5 mln di visitatori all’anno, permetterà di valorizzare l’intera area GFU San Siro, attraverso un intervento integrato di riqualificazione urbana. La presenza di un impianto sportivo moderno e iconico rappresenta il punto di partenza che rende possibile la parziale rifunzionalizzazione dello stadio G. Meazza e lo sviluppo dei circa 83.000 mq di superfici multifunzionali, tra cui: uffici direzionali, strutture ricettive (hotel), spazi commerciali, centro medico sportivo e attività culturali e ricreative".