Sarà Bakayoko il terzo titolare? Il francese costerebbe la metà rispetto al 2019, ma resta imprescindibile un suo sacrificio

Sarà Bakayoko il terzo titolare? Il francese costerebbe la metà rispetto al 2019, ma resta imprescindibile un suo sacrificioMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
giovedì 6 agosto 2020, 21:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Il Milan e i cavalli di ritorno, una storia lunghissima, fatta di pochi guizzi e tanti bassi, almeno fino al 2020. Qualcuno si era azzardato a "bocciare" l'Ibra-bis anche sulla base delle esperienze passate, ma lo svedese ha risposto con i fatti e soprattutto con i gol. La verità è che non tutti i ritorni sono uguali: alcuni paiono fallimenti annunciati, altri invece possono nascondere dei veri e propri affari. Tiemoué Bakayoko, di nuovo alla ribalta della cronaca, a quale delle due categorie si iscriverebbe? Il francese è un classe '94, potrebbe liberarsi dal Chelsea a condizioni piuttosto favorevoli e, soprattutto, conosce già la Serie A e l'ambiente rossonero. I presupposti, dunque, sembrano incoraggianti.

QUESTIONE DI CONTI - Andiamo a studiare l'aspetto economico di questa eventuale operazione. Bakayoko, dopo l'exploit al Monaco, fu acquistato dal Chelsea nell'estate 2017 per 40 milioni di euro. L'anno successivo, dopo una stagione discreta in quel di Londra, i Blues decisero di lasciarlo partire, mandandolo al Milan con l'intenzione di non rimetterci un penny: prestito a 5 milioni e diritto di riscatto (non esercitato) a 35. Qualora i rossoneri lo avessero acquistato nel 2019, gli inglesi avrebbero messo a segno una plusvalenza di 16 milioni... Ora, dopo l'annata scialba e troncata al Monaco, Bakayoko rientrerà al Chelsea con un peso a bilancio ancora inferiore, 15.3 milioni di euro, che diventeranno 14.6 a settembre. Un'altra società potrebbe accontentarsi di questa cifra, ma sappiamo che il club di Abramovic difficilmente fa sconti: la richiesta dovrebbe quindi assestarsi intorno ai 20 milioni, a meno che il Milan non riesca a strappare un prestito annuale con obbligo di riscatto ad una cifra leggermente inferiore. Il problema vero, tuttavia, sarebbe lo stipendio del calciatore, 6.5 milioni di euro. Se Bakayoko vorrà davvero vestire nuovamente il rossonero, dovrà in maniera imprescindibile spalmare il suo ingaggio residuo che a settembre sarà di circa 12 milioni di euro netti (scadenza nel 2022): si potrebbe quindi ipotizzare un quadriennale a 2.5 milioni di euro più bonus, per arrivare a 12 milioni totali. L'intera operazione, se così fosse strutturata, costerebbe al Milan circa 35/40 milioni complessivi, cifra non banale ma neanche abnorme, se pensiamo che lo scorso anno sarebbe stata doppiamente superiore.

LA SCELTA DEL CLUB - Quello che deve valutare il Milan, in queste settimane, è come strutturare il proprio centrocampo. Stefano Pioli ha chiesto due "titolari" da affiancare a Bennacer e Kessie, quindi dei calciatori pronti all'uso che possano alternarsi ai sopracitati. In queste settimane sono stati fatti tanti nomi, come quello di Florentino Luis, talentino (costosissimo) del Benfica. Difficilmente il club rossonero spenderà per entrambi i profili, tant'è che è probabile che lo slot del quarto centrocampista possa essere preso da un giovane di proprietà come Pobega. Di conseguenza, vista l'età di Bennacer e Kessie ('97 e '96), optare per un calciatore di esperienza potrebbe essere la soluzione migliore. Bakayoko è tutt'altro che anziano, non ha ancora compiuto 26 anni, non costerebbe uno sproposito e potrebbe alternarsi con regolarità al duo africano. Il vero quesito, semmai, è legato alle condizioni fisiche del calciatore, che non gioca una partita ufficiale dallo scorso 7 marzo. Se il Milan lo acquistasse a fine mercato, ovvero a settembre inoltrato, il francese accumulerebbe sette mesi lontano dai campi da gioco, non pochi... Servirebbe tempo e pazienza per ricarburare un giocatore dal fisico così imponente, ma lo staff di Stefano Pioli, come dimostrato nel periodo post lockdown, ha dimostrato di saperci fare.