Una batosta senza attenuanti, ma smarrita la fantasia il Milan è un'altra squadra

Una batosta senza attenuanti, ma smarrita la fantasia il Milan è un'altra squadraMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
lunedì 23 aprile 2018, 17:00Primo Piano
di Matteo Calcagni

Quando il Milan veleggiava, macinando risultati e scalando la classifica, accarezzando anche il sogno Champions, serpeggiava (seppur tacita) la preoccupazione che quella corsa splendida si sarebbe potuta interrompere. I motivi? Quella squadra volava, tramutandosi da minerale grezzo a scintillante pietra preziosa, ma si affidava sempre ai soliti calciatori, compresi i ruoli più "faticosi", come gli esterni offensivi. Calhanoglu e Suso giocavano sempre, ogni tre giorni, senza mai essere sostituiti. In quel momento potevano farlo, ma poi si è ricreata una situazione che in casa rossonera è stata vissuta più e più volte negli ultimi anni.

LA STORIA SI RIPETE - Nel 2016, quando Niang si fermò causa incidente stradale, il Milan di Mihajlovic si sgonfiò dopo una serie di risultati utili e grandi vittorie, perdendo via via terreno. Nel 2017 successe la stessa cosa alla formazione di Montella dopo il brutto infortunio di Bonaventura, ma la presenza di Deulofeu riuscì a compensare la perdita, aiutando i rossoneri al conseguimento del sesto posto. Quest'anno gli esterni hanno resistito di più, ma dopo mesi di onorato servizio i fisici hanno presentato il conto: un'infiammazione al ginocchio per Calhanoglu ed un evidente calo di condizione per Suso. Dietro di loro nessuna vera alternativa, tanto da "costringere" Gattuso a nuove soluzioni poi rientrate in corsa. Entrambi dovrebbero ritornare titolari contro il Bologna, nella speranza che il loro status in campo si riavvicini a quello dei momenti migliori.

LA FANTASIA CHE CEDE - Appellarsi agli alibi e puntare il dito dopo una sconfitta col Benevento è certamente fallace, ma la vistosa retromarcia rossonera, percepibile già da diverse partite, è insita anche nel brusco rallentamento dei giocatori di maggior inventiva. Questa falla era stata più volte sottolineata, ma l'impossibilità di muoversi economicamente a gennaio ha impedito di mettere una toppa, anche parziale. Ai problemi degli esterni ora si è aggiunta anche la botta dell'infortunio di Lucas Biglia, la cui stagione rossonera è sostanzialmente finita. Un accumulo di scorie (e di sfortuna) che si è scatenata tutta insieme, mettendo il Milan in una brutta condizione in vista del finale di stagione. Eppure, nonostante tutto questo, certi passi falsi sono intollerabili. Basterebbe ricordare la vittoria dello scorso anno a Bologna, dove una formazione raffazzonata riuscì a vincere in nove contro undici. Quello deve essere lo spirito e, non a caso, domenica prossima i rossoneri saranno impegnati proprio al Dall'Ara.