Gattuso l'unico a ringhiare TOP. Bonera e la iella FLOP

Gattuso l'unico a ringhiare TOP. Bonera e la iella FLOPMilanNews.it
© foto di Daniele Buffa/Image Sport
lunedì 1 novembre 2010, 10:45Top & Flop
di Stefano Maraviglia
TOP & FLOP la rubrica del Lunedì di MilanNews a cura di Stefano Maraviglia. Un podio virtuale che vedrà premiati i migliori e peggiori della settimana RossoNera.

Dura forse durissima settimana per i ragazzi di Allegri che, tra infortuni, risultati poco felici e impegni davvero provanti, stanno faticando per superare il tour de force. Dal successo del San Paolo, alla beffa di San Siro, tutto in sette giorni, anzi meno. Il match contro la Juve lascia davvero l'amaro in bocca, un partita che doveva vedere sì, i bianconeri a quota due reti, con i rossoneri però in netto vantaggio. Voltando pagina, resta solo il cupo ricordo della serata e dei suoi protagonisti (pochi quelli in positivo, molti di più quelli in negativo). Risultato archiviato, amarezza smaltita, analizziamo la situazione in casa Milan e scoviamo chi in un modo o nell'altro si è saputo distinguere rispetto agli altri.

1° TOP - GENNARO GATTUSO: torniamo a magnificare l'attuale capitano rossonero. Spedito in Grecia, accostato alla Germania e ancora al Milan. Il mediano calabrese continua ad indossare la maglia, con la dignità del fuoriclasse e il merito del combattente. E' l'ultimo a mollare il colpo, anzi meglio specificare, non molla mai. Anche contro la Juve l'ennesima prova maestra, corsa, grinta, impegno e tanta volontà, riprova di un nastro da mostrare a tutti i ragazzi delle giovanili. Sembrava un giocatore avviato al tramonto, con tutta probabilità Gattuso in previsione del cambio d'orario, ha esagerato lavorando direttamente sul calendario riportandolo indietro di qualche stagione.

2° TOP - LA LUCIDITà DI GALLIANI: disse: "La Juve ha saputo vincere anche senza Ibrahimovic", mai sentite parole tanto azzeccate, i bianconeri hanno saputo e dovuto rinunciare al "loro Ibra" Krasic, ma non solo. Un sentore figlio di chi d'esperienza ne ha da vendere. Detto, fatto. Il Milan parte a mille, veleggia a cento e alla fine si scopre arrivato a zero. I bianconeri incerottati fino all'osso, espugnano San Siro nella maniera che scotta di più, meritando i due gol, ma non il risultato e l'annesso punteggio.

3° TOP - ALESSANDRO NESTA: deve lavorare per due, contando anche la poca affidabilità offerta da Sokratis. L'esperto centrale non si tira indietro e, spesso si sobbarca anche la fase del compagno che, evidentemente deve ancora crescere sotto molti punti di vista per vestire al meglio la maglia rossonera. C'è poco da dire o ridire, serve un sostituto del n.13 e, serve con una certa urgenza. Le lacune di un reparto assortito, ma con troppo dislivello qualitativamente parlando, devono essere colmate già in gennaio, se si vuole ambire almeno al titolo nazionale.

Facile forse troppo, individuare le note più dolci della giornata, molto più impegnativo sarà scovare i "peggiori" da premiare nella dovuta maniera.

1° FLOP - DANIELE BONERA E L'INFINITA IELLA: è uno degli uomini più utili al Milan, uno di quei giocatori che rendono felice il proprio allenatore, per sua sfortuna è anche uno di quelli maggiormente bersagliati dalla sorte. I malanni fisici accusati dal difensore ex Parma negli ultimi anni, sono stati numerosissimi, sembrava fosse finita invece, l'ennesimo episodio con protagonisti il rossonero e Paolo De Ceglie, torna ad inquietare l'ambiente milanista.

2° FLOP - SOKRATIS PAPA: a Napoli si è difeso in tutti i modi, dagli attacchi di un giocatore tanto veloce come Lavezzi. Contro la Juve il lavoro doveva essere nettamente più agevole, vista la diversa fisicità degli avanti bianconeri, ma il greco ha saputo complicarsi la vita ed ora staziona al secondo posto dei peggiori. Impacciato in occasione della rete juventina e ancora lontanissimo parente del greco ammirato in quel di Genova e nel pre-campionato rossonero. Sarà lo stesso?

3° FLOP - CARENZA DI TERZINI: Zambrotta out, Oddo idem, la batteria dei terzini visto anche l'infortunio di Bonera si è ridotta all'osso. Urgono anche quì interventi mirati e di assoluto spessore. Non servono i nomi, bastano i fatti.