Ordine: "Thiago Silva al Milan, per sei mesi, non è il massimo della vita ma è anche la classica opportunità"
Nel corso del suo editoriale per MilanNews.it, il giornalista Franco Ordine si è così espresso sul calciomercato del Milan: "Dalle parole dell’agente di Gimenez si è capito ancora una volta che il centravanti messicano non si muoverà a gennaio. E allora è inutile rincorrere chissà quali obiettivi perché senza il sì di Santiago non c’è la possibilità di fare alcuna operazione in attacco. Si possono scambiare le figurine di secondo piano al limite. Invece resta la priorità del difensore. La candidatura di Thiago Silva, per sei mesi, non è il massimo della vita ma è anche la classica opportunità come accadde ai tempi di Ancelotti con Bekcham. Come si dice in questi casi: piuttosto che niente meglio piuttosto!".
THIAGO SILVA AL MILAN: IL PUNTO DI REPUBBLICA
Circa un anno fa, era il 10 dicembre 2024, Thiago Silva si era riaffacciato a Milanello ben 12 anni dopo aver salutato tutti per andare al PSG: allora era il 2012 ed il Milan aveva appena venduto ai parigini sia il difensore centrale che Zlatan Ibrahimovic. Un punto di svolta importante, ma in negativo: da allora per i rossoneri sono stati anni decisamente difficili e complicati, con una svolta che c’è stata solo dal 2020 in poi.
I rossoneri, si legge sulle pagine dell’edizione odierna di Repubblica, stanno pensando seriamente di riportare Thiago Silva a Milano. Un’idea che era nata quasi come una suggestione ma che sta acquisendo forza giorno dopo giorno: nel Club c’è un dibattito aperto e al momento la corrente di pensiero che spinge in modo deciso per il ritorno di Thiago Silva sta prendendo forza e avendo la meglio.
Un punto d’incontro potrebbe essere proporre al brasiliano un contratto di sei mesi, da gennaio a giugno. Una situazione possibile visto che, scrive Repubblica, il difensore ha un accordo con il Fluminense per liberarsi a fine dicembre al termine del campionato brasiliano. Con il Milan in alta quota c’è bisogno anche in difesa di qualcuno, e Thiago Silva a 41 anni è più che capace di gestire pressioni e aspettative.
L’anno scorso Thiago aveva salutato davvero tutti a Milanello, anche quell’Ibrahimovic che aveva accompagnato in Francia nell’estate del 2012 e con cui aveva vinto lo scudetto l’anno prima, proprio con Allegri come allenatore. Tra i due c’è un rapporto speciale, come dimostra il siparietto durante il Mondiale per Club di giugno quando la Fluminense ha battuto l’Inter: allora Thiago Silva raccontò di aver chiamato Allegri per avere indicazioni su come avere la meglio sui nerazzurri. I brasiliani allora vinsero 2-0 e Thiago a fine partita confessò: “Ho pensato per tutto il tempo al Milan”.
A 41 anni i dubbi sulla condizione fisica sono legittimi, l’ex Chelsea però ha giocato 43 partite da titolare: è ancora un atleta che può performare ad alti livelli. Ed in Europa ci tornerebbe volentieri, soprattutto per questioni di famiglia: il figlio Isago, diciassettenne, pochi giorni fa ha firmato il suo primo contratto da professionista proprio con il Chelsea. E poi c’è l’ambizione mai nascosta di giocare il prossimo Mondiale e ritrovare Carlo Ancelotti come CT: una sua chiamata lo farebbe tornare di corsa, anche dopo l’addio del 2022 post Mondiale in Qatar. Giocare in Europa potrebbe dargli una mano non indifferente.
Il Milan, che secondo Repubblica manderà il giovane Odogu in prestito già a gennaio, ha bisogno di un centrale e sta toccando con mano come i campioni, seppur avanti con l’età, facciano sempre la differenza.
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