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Borghi: "Il Milan non ha bisogno del sostituto di Ibra. Leao attaccante assoluto. Vi racconto Saelemaekers"

ESCLUSIVA MN - Borghi: "Il Milan non ha bisogno del sostituto di Ibra. Leao attaccante assoluto. Vi racconto Saelemaekers"MilanNews.it
© foto di Matteo Gribaudi/Image Sport
martedì 4 febbraio 2020, 17:30ESCLUSIVE MN
di Gianluigi Torre

In vista di Inter-Milan, la redazione di MilanNews.it ha contattato Stefano Borghi. Con il giornalista di Dazn abbiamo parlato anche di calciomercato, analizzando i vari giocatori: da Ibra a Saelemaekers, passando per Bennacer e Rebic. 

Partiamo da Milan-Hellas, il Milan dopo 5 vittorie consecutive si ferma proprio nell’unica gara di campionato senza Ibra: è pesata tanto la sua assenza? “Sicuramente ha avuto un peso perché specialmente all’inizio il Milan non aveva l’uscita sicura con la palla su Ibrahimovic e si è vista l’assenza del Totem. Credo che durante la partita sia uscito in qualche modo il Milan, ma è chiaro come la sua presenza a tutti i livelli, sia ormai qualcosa di irrinunciabile. Nel senso, quando c’è Ibrahimovic è una cosa, quando non c’è è un’altra”

Sempre su Ibra, è stato sbagliato non acquistare un sostituto dopo la cessione di Piatek? “Non credo che il Milan avesse bisogno di prendere un altro attaccante, comunque Leao è una prima punta ed è un giocatore di altissima prospettiva che deve chiaramente completarsi, però non vedo una mancata necessità sul mercato, perché comunque si può sopperire. Tanto prendere un altro attaccante fisico avrebbe voluto dire prendere un altro attaccante alternativo e non un giocatore con il livello per essere titolare, comunque sul piano della personalità nessuno può essere un sostituto di Ibrahimovic”

Capitolo Ibra. Come lo vedi in coppia con Leao? “Molto bene. Sembra che abbiano subito legato. Ibrahimovic può essere un tutor molto efficace, perché Leao sul piano tecnico è indiscutibile, è un giocatore con potenzialità veramente alte. La cosa che non mi aveva convinto negli ultimi mesi era un certo tipo di attitudine, a volte il linguaggio del corpo, a volte certe espressioni. Mentre avere di fianco uno come Ibrahimovic che ti stimola minuto dopo minuto credo che sia qualcosa di estremamente utile per la sua crescita, e anche sul piano tecnico, Leao, è un attaccante assoluto che però può integrarsi bene e creare una partnership molto efficace, mi sembra una coppia che ha tutte le carte in regola per funzionare”.

Dall’arrivo di Ibra stanno spiccando le prestazioni di Leao, Bennacer e Rebic. "Rebic è un giocatore che può fornire tante soluzioni, anche in tanti momenti perché può giocare in più posizioni. Theo mi sembra che si sia imposto fin da subito, anche prima di Ibrahimovic. È un giocatore con una forza atletica quasi incontrastabile, con anche proprietà tecnica. È anche un giocatore che ti segna il modo di giocare di una squadra, perché deve essere coinvolto nelle maniere in cui si possono aumentare quelle che sono le sue caratteristiche, deve essergli permesso di aumentare i giri del motore, di arrivare in corsa e di poter scatenare questa sua prepotenza fisica. Su Bennacer non avevo moltissimi dubbi, c’era bisogno di farlo ambientare. Bennacer è un giocatore vero, è un giocatore che deve ancora completare certe cose e ha sicuramente margini di crescita, perché comunque i cartellini gialli sono ancora un po’ tanti e ci sono ancora delle circostanze di gioco che bisogna rifinire, però è un giocatore che ha fatto il campionato che ha fatto lo scorso anno, la Coppa d’Africa che ha fatto questa estate."

Parlando di sostituti, nell’ultimo giorno di mercato è arrivato Saelemaekers al posto di Suso. Contro l’Hellas ha preso il posto Calabria. Cosa sai dirci su di lui? Nasce come terzino, poi è un giocatore che ha offerto molta polivalenza. È un giocatore che ha giocato come esterno di centrocampo, sia a destra che a sinistra, in nazionale under 21 addirittura gioca sotto punta. Per quello è un Jolly: è un elemento che si trova a proprio agio con il pallone e che ha personalità, si è visto pure nella partita col Verona. È un elemento da elaborare, parliamo comunque di un classe ’99 che deve migliorare con l’altro piede, deve sviluppare un po di malizia, fisicamente è un po’ leggerino per fare il terzino in Italia, però, anche in questo caso, credo che sia un buon materiale da lavorare, chiaro, non è l’elemento che arriva e ti fa fare il salto di qualità, ma è da lavorare.

A Giugno il Milan dovrebbe puntare ancora su Robinson? Robinson è un profilo interessante, è un giocatore che gioca nel calcio inglese perciò che gioca d’intensità, è un giocatore abituato ad alti ritmi. Sarebbe stato un buon innesto come alternativa a Theo Hernandez e credo che se il Milan sia arrivato molto vicino a chiudere questa trattativa, vuol dire che abbia stima per questo giocatore, forse devono rivedere gli ultimi dettagli e vediamo come va a finire quest’ultima parte di stagione col Wigan, però è sicuramente un elemento di buon valore di buone prospettive.

Sempre sul mercato di Gennaio, come valuti cessioni e acquisti? Credo che abbia lavorato bene il Milan. Io mi ero espresso favorevolmente sul mercato estivo, infatti molti contestavano in maniera superficiale ma ora sta venendo fuori. Il Milan non si è mosso male per quelle che erano le contingenze. Ibrahimovic è stata un’acquisizione immediata e molto utile. Saelemaekers copre un po’ di spazi, credo che anche Kjaer è un giocatore che serviva al Milan. Credo che il Milan ha una carenza di forza aerea che il difensore danese porta, è stata fatta anche l’operazione con i portieri, sono syate fatte uscite importanti perché vendere Piatek a quella cifra non era assolutamente scontato dopo questa stagione, è stato piazzato Suso. Secondo me il Milan anche in questo inverno ha fatto un buon mercato, tenendo conto anche quelle che sono le dinamiche che regolano questo mercato, quelli che son gli obiettivi della proprietà. Ma come avevo detto di questa estate, e non eravamo in tanti a parlar bene del mercato del Milan, credo che siano state fatte fatte mosse adeguate.

Ora il derby, come vedi i rossoneri? “Il derby è il derby, è una partita a sé che si incastra in un momento: per il Milan è un banco di prova. Sicuramente dei miglioramenti ci sono stati, sono arrivati anche dei risultati. Ora però arriva un impegno molto più forte rispetto agli altri. Già il Verona era un impegno più alto rispetto alle altre partite di campionato e alla Coppa Italia. L’Inter è seconda in classifica, si è rinforzata tantissimo a gennaio. Credo che sia un banco di prova per vedere se mentalmente il Milan tiene, ma anche calcisticamente, perché credo che l’Inter metterà molto in difficoltà il Milan”.

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