esclusiva mn

Incocciati: "Grandi meriti di Pioli. Ibra ok, ma non per il futuro. Gigio? Se partisse non mi preoccuperei"

ESCLUSIVA MN - Incocciati: "Grandi meriti di Pioli. Ibra ok, ma non per il futuro. Gigio? Se partisse non mi preoccuperei"MilanNews.it
© foto di Image Sport
giovedì 13 maggio 2021, 18:01ESCLUSIVE MN
di Salvatore Trovato

La redazione di MilanNews.it ha contattato Giuseppe Incocciati, ex attaccante del Milan. Con lui abbiamo parlato del 7-0 contro il Torino, ma anche di Ibrahimovic, Pioli e del futuro di Gigio Donnarumma. Ecco le sue dichiarazioni.

Mister, ha mai vinto (o perso) 7-0 in carriera?

"No - sorride - sinceramente no. Nicola saprà le motivazioni principali per le quali il Torino non sia praticamente sceso in campo".

Dall’altra parte, però, c’era un Milan in grande condizione.

"Senza ombra di dubbio. Contro la Juventus è stata una gara differente, la partita di ieri, secondo me, non fa testo, visto come si è sviluppata. Non c’era l’avversario, quindi non si possono dare giudizi profondi, non ci sono spunti se non quello di essere soddisfatti per aver vinto la doppia gara. Soprattutto quella di ieri, che sembrava più difficile di quella con la Juve, visto che il Torino naviga in brutte acqua. Quando si hanno questi risultati non si fa neanche fatica, si lavora con talmente tanta serenità che, anche se i giocatori hanno qualche problema, questo viene annullato".

Anche lei pensa che il Milan quasi giochi meglio senza Ibrahimovic?

"I fatti dicono questo. La presenza di Ibra dà un po’ più di peso, in gare difficili e non, perché - nonostante abbia un’età abbastanza avanzata - desta sempre preoccupazione nelle difese avversarie, perché ha nelle sue corde delle giocate individuali che poco hanno a che fare con l’apparato fisico. Quando non c’è, la squadra forse non è condizionata da un punto di riferimento di così forte personalità e il gioco diventa più corale".

Secondo lei, ha fatto bene il Milan a rinnovare il contratto di Ibra?

"Ormai è fatto. Quando si fanno questi contratti, con un giocatore ormai di 40 anni, forse dietro ci sono aspetti che non conosciamo. Certamente non voglio pensare - e credo non sia così - che il Milan abbia rinnovato il contratto di Ibrahimovic pensando al prossimo futuro. Forse lo hanno tenuto in considerazione perché riesce a essere ancora un uomo trainante nelle dinamiche dello spogliatoio, ma non credo che si possa impostare un’annata su un giocatore ancora bravo sotto certi aspetti, ma avanti con l’età, soprattutto in Champions, dove credo il Milan arriverà".

Quanti meriti di Pioli ci sono in questo Milan?

"Se è vero che gli uomini vengono giudicati dai fatti, credo che l’allenatore del Milan abbia prodotto dei risultati importanti con una squadra che, sicuramente, non era accreditata inizialmente. È riuscito a fare in modo che si compattasse il gruppo, senza grandi prime donne dietro, se non quando è arrivato Ibrahimovic, il quale ha dato un grande spunto in personalità, cosa che forse mancava a questo Milan. Strada facendo l’hanno acquisita e direi che Pioli ha grandi meriti".

Che idea si è fatto del caso Donnarumma?

"Io sono nato nel Milan, magari sono cambiate le cose, ma l’ideologia delle grandi squadre credo sia rimasta la stessa. Donnarumma ha perso credibilità: se ha deciso di andar via ok, che lo faccia, è un professionista. Non credo che il Milan abbia difficoltà a trovare un portiere altrettanto bravo, pur riconoscendo le qualità di Donnaurmma. Fare questo gioco delle economie, soprattutto nei confronti dei tifosi - che tutto pensano tranne che stare a comprendere o no queste informazioni chiamiamole economiche - non mi sembra il caso. Capisco che il calcio moderno è anche legato a questo aspetto, ma se fossi il Milan direi: se vuoi restare bene, se no prendi la strada e vai".

Secondo lei, alla fine resterà?

"Se darà retta al suo procuratore penso che punteranno molto sull’aspetto economico. Il Milan è una società che gli ha dato tanto e lo paga moltissimo, poi ognuno ci mette del suo. Se fossi al posto di Donnarumma non avrei timori a dichiarare di voler restare al Milan, anche sotto l’aspetto economico la proposta che gli hanno fatto è gratificante. Se poi ambisce ad andare al Real o al Psg per guadagnare di più, allora il sentimento non conta più nulla. Non lo so se resta, ma se dovesse andare via non mi preoccuperei più di tanto".