Nosotti (Sky Sport): "Il Milan ha bisogno di un centravanti vero. Su questo Maignan si può e si deve puntare"
A margine dell'evento in Piazzale Laveter per la presentazione del nuovo album figurine Panini 2025-26, il collega Marco Nosotti di Sky Sport è intervenuto in esclusiva ai microfoni del nostro canale YouTube di MilanNews.it (CLICCA QUI per vedere il video) per parlare di Milan.
Credi che il Milan possa vincere lo scudetto?
"È presto, perché manca tanto. Mancano i mesi importanti, quelli di marzo. Io sono allegriano dalla prima ora. Lo ricordavamo con Savicevic quando fece il primo gol in quelal goleada 5 a 4 a Pescara, fu la prima del "genio" con il Milan e le marcature le aprì una signora mezzala di inserimento come era Allegri. Io credo che se continua così debba pensare di giocarsela, poi vincere lo scudetto non è facile. Ci sono i detentori del titolo (il Napoli, ndr), l'Inter, l'incognita Gasperini, che non è più un'incognita, ma una realtà in cui ho visto mettere a posto un lavoro già fatto da Ranieri. Il Milan è interessante. Forse non ha il centravanti, Leao sta provando a diventarlo con disponibilità. Allegri ha la capacità di allenare dietro le quinte, e in campo. Ha la capacità di dare equilibrio e un senso alle cose. È un geniale pragmatico, l'ho sempre trovato così e io penso che sia un valore aggiunto in questo momento. Poi il futbol non è una scienza esatta, è quello lì".
Leao la convince prima punta?
"Lo spazio se lo va a cercare. L'importante è che si è girato verso la porta. In questo momento ha capito. Se vai a vedere l'heat map delle ultime gare vedi che comincia a lavorare dentro. Lui deve sempre restare acceso, attento, e secondo me nel gioco associativo è bravo. La profondità te la devi creare, il Milan che si abbassa se la crea, non puoi andarla ad attaccare. E penso che facendo così possa aumentare il suo bagaglio di conoscenze, io credo che possa anche diventarlo (una grande prima punta, ndr). In questo momento non credo che bisogna chiedere di lavorare sulla fase difensiva".
In questo Milan un leader come Maignan lo rinnoveresti?
"Il Maignan di quest'anno è dentro al progetto, come il primo anno. Dentro al progetto, motivato, forte, si allena in maniera significativa, ed è tornato ad essere il portiere dei salvataggi. Poi ovvio, nel podalico è bravo, è il primo costruttore del Milan, nel corto, nel lungo, partecipa alla costruzione, è un po' meno francese rispetto ad altri connazionali. Bravo a motivarlo Allegri, bravo a lavorarci Claudio Filippi. Al momento tutto funziona. Se avesse voglia di restare..sulla sua personalità, su questo Maignan, si può e si deve puntare".
Di cosa ha bisogno il Milan per diventare "grande"?
"Penso abbia bisogno di un centravanti vero, pronto e di alta qualità. Probabilmente era Vlahovic. C'è bisogno di ricchezze di conoscenze. Modric? Sta facendo vedere il primo che arriva, si impegna, un modello. Non soltanto un leader tecnico in campo ma anche fuori. Se uno ha 40 anni ed ha quel tipo di resa, significa che si alimenta bene, che ha i pensieri giusti, che spende bene il proprio tempo in campo. A me piace per come va a ricevere la palla, per imprevedibilità, per come chiede responsabilità sotto pressione. È un grande, e questo credo che sia un valore aggiunto. E sta bene (ride, ndr). E te ne parla di uno che gode di queste cose, e Modric me lo godevo al Real, in Nazionale, e ora me lo godo al Milan".
Bartesaghi, Gabbia...possono puntare al Mondiale con l'Italia?
"Bartesaghi mi ha colpito, è intelligente calcisticamente. Si giocherà con il 3-5-2, come con il 4-4-2, sono due sistemi che Rino (Gattuso, ndr) conosce e sa applicare anche in base alla qualità degli avversari. Io creedo che ci possa stare. Il gruppo è quello lì. Penso che si ritroveranno per uno stage, almeno, ma il campionato ispira, parla, e dal campionato Gattuso ha sempre preso ispirazioni, e io credo che Bartesaghi possa rientrare".

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