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Testoni (DAZN): "Leao, c'è stata l'evoluzione. Lui e Giroud gli uomini chiave del Milan. De Ketelaere? Ho dubbi sul come aspettarlo"

ESCLUSIVA MN - Testoni (DAZN): "Leao, c'è stata l'evoluzione. Lui e Giroud gli uomini chiave del Milan. De Ketelaere? Ho dubbi sul come aspettarlo"MilanNews.it
© foto di DANIELE MASCOLO
martedì 25 aprile 2023, 18:00ESCLUSIVE MN
di Gianluigi Torre

Edoardo Testoni, giornalista per DAZN e in telecronaca per Milan-Lecce, è stato contattato dalla redazione di MilanNews.it per parlare della situazione attuale dei rossoneri: dal successo contro i salentini al percorso in Champions League, passando per il momento "on fire" di Leao. Queste le dichiarazioni:

Partiamo dall'importanza di questi tre punti. Credi che alla fine il Milan riuscirà a guadagnarsi il piazzamento in Champions? 
"Difficile da dire, mancano tante partite ed è pieno di scontri diretti già dalla prossima giornata. Il Milan ha fatto con il Lecce la partita che doveva fare, e non era facile soprattutto da un punto di vista soprattutto mentale perché venivi da un picco emotivo altissimo, quello della partita del Maradona, dal tornare in una semifinale di Champions dopo sedici anni. Venivi da un qualcosa di storico, per questa gestione del club, per cui mettere la testa su una partita contro una squadra che era in crisi di risultati e non era così facile. La partita è stata condotta dal Milan, ma per deciderla c'è stata ancora una volta bisogno di Leao che è la luce più folgorante di questa squadra".

Credi che per il Milan la Champions rimanga “un sogno irraggiungibile” visto l’altro lato del tabellone, oppure sei da la parte di chi dice “nel calcio tutto può succedere”?
"Nel calcio tutto può succedere, soprattutto quando arrivi in una semifinale di Champions: quando arrivi tra le prime quatto d'Europa devi credere di poter vincere la coppa, questo è fuor di dubbio, al di là del dna europeo e di una tradizione di una delle squadre più vincenti della storia. Quello che conta è che sei arrivato tra le prime quattro, devi crederci. L'altra parte del tabellone è più forte, ma in una partita secca non sai mai quello che può succedere. Fosse stato uno scontro tra andata e ritorno avrei visto meno possibilità per il Milan, rispetto ad una gara secca".

Leao ti ha impressionato di più rispetto al solito?
"
Di testa aveva segnato solo un gol di testa, a Lecce nell'estate 2020, non era una cosa abituale. Pioli nel post partita ha detto che ha una fisicità importante, è andato su veramente tanto. Quel tipo di situazione potrebbe sfruttarla di più, ci sono dei margini di crescita e di miglioramento. Il secondo gol è un gol alla Leao. Quello con il Napoli è stato di difficoltà maggiore e anche con un'importanza molto maggiore, ma questi sono i suoi colpi e deve partire da lì. E' il suo ruolo ed è questo lo ha reso splendete, quello che fa la differenza in un Milan che in ripartenza è la squadra migliore d'Italia e questa è una qualità importante: è stato l'ottavo segnato in situazione di ripartenza in Serie A. Tanto merito di questi numeri ce li ha Leao, ma il Milan è una squadra che questa caratteristica la sfrutta sempre bene".

Pensi che possa esserci margine per un potenziale podio per il pallone d’oro già in questa stagione in caso di eventuale finale di Champions?
"Diciamo in caso di eventuale vittoria, soprattutto se dovesse incidere in finale. In caso di non vittoria bisogna veedere chi c'è dall'altra parte e cosa succede, ma è molto difficile esprimersi. I numeri di quest'anno sono migliori rispetto a quelli dell'anno scorso, in cui ha vinto il titolo di MVP della Serie A. Ha segnato più gol dell'anno scorso e come assistenze siamo lì, c'è stata l'evoluzione".



Quale credi sia il problema principale con De Ketelaere? Credi che da qui alla fine della stagione possa rendersi ancora utile alla causa o è giusto pensare che bisogna ricominciare dall’inizio della prossima stagione? 
"Le occasioni le ha avute, soprattutto ad inizio della stagione, poi sono d'accordo che sia un giocatore da aspettare. Sul come aspettare io ho dei dubbi: a me piacerebbe vederlo una stagione da titolare da un'altra parte, in una squadra medio alta di Serie A per dargli fiducia dentro questo campionato. Il contesto è molto diverso, la fisicità è molto diversa, gli spazi sono pochi, ma c'è bisogno di tanta personalità che al momento mi sembra mancare e che si acquisisce solo con la fiducia: avere una titolarità garantita da un'altra parte potrebbe dargli fiducia, per poi tornare al Milan e giocarsi un posto".

Escluso Leao, secondo te qual è l’uomo chiave del Milan? Quello che non può mai mancare?
"Inevitabilmente Giroud e si è visto con il Lecce. E' un giocatore che dà una dimensione diversa alla squadra non solo per fisicità, ma anche per il modo in cui tecnicamente riesce a far brillare i compagni che ha vicino. A dispetto della stazza ha molta tecnica, ha una personalità che si sente e nei momenti che contano c'è. Fisicamente è completamente integro e, anche qui, siamo a numeri migliori rispetto alla passata stagione, in cui aveva fatto gol scudetto uno dietro l'altro".

Ma se Leao e Giroud da una parte hanno numeri migliori, dall'altra c'è un problema in difesa.
"La pancia piena non credo, ma i numeri difensivi sono numeri impressionanti: tanto per dire, prima della partita con il Lecce, il Lecce aveva numeri migliori del Milan. C'è stato quel periodo all'inizio dell'anno nuovo che ha lasciato un numero esorbitante di punti per strada. Il problema vero quest'anno è stato con le squadre dall'ottavo posto in giù, che sono quelle che partita il Milan avrebbe dovuto non sbagliare e che l'anno scorso infatti non ha fatto. Sono i punti che mancano, non dico per lottare con il Napoli, ma per essere tranquilli in zona Champions quello sì".

Origi e Rebic non stanno dando nessun apporto alla fase offensiva del Milan. Pensi che sia quasi obbligatorio intervenire sul mercato soprattutto nel reparto degli attaccanti?
"Serve un attaccante centrale, nonostante Giroud ti abbia garantito di poter fare un campionato da titolare senza problemi, ma c'è bisogno di una alternativa di livello. Origi non è una prima punta con quel tipo di caratteristiche, non può fare la prima punta nel 4-2-3-1. Con il Lecce è entrato esterno e Rebic è rimasto a fare la punta, ma anche nel Liverpool aveva un modo di giocare diverso. C'è un equivoco tattico. Stesso discorso per Rebic".