Gattuso: “Quando prima delle partite importanti andavo nella stanza di Berlusconi diceva ‘come stanno?’. Si riferiva ai nomi dei miei familiari"

Silvio Berlusconi è stato la storia del Milan. E gran parte della storia recente rossonera piena di vittorie ed emozioni porta la firma di Gennaro Gattuso. L’ex centrocampista e allenatore del Milan in esclusiva per Tuttomercatoweb.com ricorda il suo ex presidente.
Gattuso, il suo ricordo di Berlusconi?
“Era un uomo con un carisma impressionante. Ha cambiato la storia del Milan. Noi dovevamo pensare solamente a portare gli scarpini, quando parlava ti entrava dentro. Era straordinario. Aveva sempre le parole giuste per ogni situazione. Ma, devo dire la verità?”
Prego…
“Per me è immortale. Ci pensi e ti sembra impossibile che Silvio Berlusconi possa essere morto. Venti giorni fa appena uscito dall’ospedale ha fatto quel video alla festa di Forza Italia mostrando una forza incredibile. Non gli bastava una giornata per finire il suo lavoro. No, non può essere morto”.
Gli aneddoti immagino siano tanti…
“Quando prima delle partite importanti andavo nella sua stanza diceva ‘come stanno?’. Si riferiva ai nomi dei miei familiari. Li ricordava tutti. La vittoria era importante ma doveva arrivare con le prestazioni. Voleva che il suo Milan esprimesse un calcio piacevole, bello”.
A volte interferiva nelle scelte?
“Se lo faceva era bravo perché noi non notavamo nulla. Ha sempre rispettato gli equilibri. Da parte mia difficilmente ho visto comportamenti strani. È stato un grande presidente”.
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