Gozzini fa notare: "Difficilmente il Milan di RedBird si è impegnato con giocatori di oltre trent’anni, se non quando una guida sicura è stata ritenuta indispensabile"
Alessandra Gozzini, giornalista, si è così espressa su La Gazzetta dello Sport commentando la strategia del Milan per il calciomercato: "Il Milan ne fa anche una questione di principio, di strategia aziendale: da quando è americano il club tende a puntare su profili più giovani, talenti che possano valorizzarsi in rossonero e costituire un solido patrimonio tecnico. Difficilmente la società si è impegnata con giocatori di oltre trent’anni, se non quando una guida sicura è stata ritenuta indispensabile per una squadra giovane e spaesata: gli esempi, da Ibra a Giroud, sono stati tutti produttivi. Oggi le condizioni lo richiedono: dopo una stagione sbandata, il gruppo ha bisogno di giocatori autorevoli, veri e propri trascinatori. Xhaka certamente lo è: come detto, è abituato al successo ed è stato protagonista in più campionati.
Oltre alla lunga esperienza in nazionale svizzera, di cui è attualmente capitano: finora 137 presenze e 14 gol. In più le caratteristiche tecniche e tattiche sono quelle di cui il nuovo corso rossonero ha più bisogno: interdizione, quantità, gestione della palla e molto altro ancora. Per tutti questi motivi è in cima alla classifica di gradimento di Igli Tare, che si è mosso personalmente per provare a sbloccare l’affare. Non c’è fretta e soprattutto c’è il Bayer che chiede più dei dieci milioni offerti dal Milan. Quanto di più è il vero tema: il viaggio del ds rossonero conferma la volontà (e l’effettiva possibilità) di poter arrivare a un accordo".
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