La Roma deve fare per forza un altro incasso da cessione entro il 30 giugno

Dopo aver sistemato la questione dell'allenatore, la Roma si trova ora a dover trovare un nuovo direttore sportivo. È fondamentale che accelerino sul mercato, soprattutto perché devono incassare denaro entro il 30 giugno per rispettare i parametri del fair play finanziario. I circa 30 milioni guadagnati dalle cessioni di Le Fée al Sunderland e Dahl al Benfica non sono sufficienti, e nemmeno l'imminente partenza di Zalewski, che verrà riscattato dall'Inter per 6,5 milioni.
Fino a una settimana fa, a Trigoria c'era una certa calma, con il trasferimento di Angelino all’Al-Hilal che sembrava imminente. Tuttavia, le incertezze del giocatore e i ritardi nella trattativa hanno fatto saltare l'affare, almeno per ora.
Secondo il Corriere dello Sport, tra le opzioni sul tavolo c'è anche la cessione di Leandro Paredes, attualmente negli Stati Uniti per seguire il Boca Juniors. Tuttavia, la sua partenza sarebbe rimandata a luglio e porterebbe solo 3 milioni dalla clausola.
La vendita di Evan N’Dicka potrebbe essere la mossa decisiva. Anche se sarebbe una perdita dolorosa, sarebbe strategicamente vantaggiosa: arrivato a parametro zero due anni fa, garantirebbe una plusvalenza netta. I suoi agenti stanno sondando il mercato inglese e non solo per trovare potenziali acquirenti, ma finora non ci sono trattative concrete in corso.
Se la Roma non riuscisse a rientrare nei parametri entro il 30 giugno, rischierebbe sanzioni legate all'accordo di settlement firmato con l'UEFA nel 2022. L'obiettivo è mantenere le perdite aggregate sotto i 60 milioni nel periodo 2022-2026, con verifiche intermedie a giugno e dicembre.

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