Pellegatti: "Per Jashari i più ottimisti parlano di un suo ritorno a disposizione già il 2 novembre contro la Roma"

Pellegatti: "Per Jashari i più ottimisti parlano di un suo ritorno a disposizione già il 2 novembre contro la Roma"MilanNews.it
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Oggi alle 18:50News
di Antonello Gioia

Nel corso del suo editoriale per MilanNews.it, il giornalista Carlo Pellegatti si è così espresso sul rientro di Ardon Jashari: "Speriamo che possa recuperare presto anche Ardon “Peaky Blinders” Jashari, altro centrocampista moderno. Mi auguro che Max Allegri possa trasformare in mezzala dall’ampio raggio di azione quello che oggi lo stesso allenatore considera, come Ricci, solo centrocampista centrale. Tutto quel bendidio davanti alla difesa sembra sprecato, anche perché soprattutto Jashari pare un giocatore utile anche negli inserimenti offensivi. Quando tornerà? I più ottimisti parlano di un suo ritorno a disposizione del tecnico livornese già il 2 novembre, match contro la Roma. I più realisti prevedono invece un suo ritorno alla piena condizione proprio alla vigilia del derby, prima partita dopo la sosta di novembre".

I PROBLEMI DALLA SOSTA

La sosta nazionali sta condizionando e non poco quello che sarà il rientro al lavoro del Milan di Massimiliano Allegri. Rafa Leao, Alexis Saelemaekers e ora Christian Pulisic. Situazioni da valutare, esami che possono cambiare i piani di Max sia per la gara contro la Fiorentina ma soprattutto per quello che sarà il futuro a breve termine. Se la coperta è più o meno adatta a sopportare degli incidenti di percorso, ciò che il Milan deve fare è molto chiaro: evitare un calo mentale che, unito a un calo fisico, potrebbe condizionare la ripresa del campionato. Si sa che al rientro dopo uno stop forzato le cose possono cambiare, e rispetto al passato è qui che al Milan viene richiesto un click mentale. Allegri è la soluzione perfetta per far sì che ogni pedina del proprio scacchiere possa tornare in campo nella migliore condizione possibile. Importante sarà l'apporto tecnico e mentale di tutto il collettivo, perché questi infortuni possono portare alla ribalta chi fino a ora per un motivo o per un altro ha avuto poco spazio. Allegri vuole e deve capire che gruppo ha, non 11 titolari ma una squadra che nel momento del bisogno può colmare delle assenze. Si diventa grandi anche attraverso momenti così.