Prandelli in vista di Milan-Napoli: "La grande sfida tra due allenatori straordinari"

Prandelli in vista di Milan-Napoli: "La grande sfida tra due allenatori straordinari"MilanNews.it
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Oggi alle 10:20News
di Lorenzo De Angelis

Intervistato dai colleghi de La Gazzetta dello Sport, l'ex CT della Nazionale italiana Cesare Prandelli ha presentato l'importante sfida in programma domenica sera a San Siro tra il Milan e il Napoli

Il mercato l’ha spinta a farsi un’idea....
"Che il Napoli sia favorito, più dell’Inter . C’è solidità, è una squadra che ha l’anima forte di Conte. Napoli e Inter stanno messe meglio ma Conte ha il muso davanti. Però alle spalle vedo il Milan, che può diventare un vero pericolo". 

Domenica potremmo avere indicazioni maggiori: giusto definirla sfida-scudetto?
"Sì. La Serie A resta divisa in vari tronconi, nel gruppo scu​​​detto e Champions ce ne stanno sette".

Milan-Napoli cosa significa?
"La grande sfida tra due allenatori straordinari. Conte è estremo nelle sue irruzioni in un club, con quella capacità di entrare nella testa dei giocatori e migliorarli. Faccio un esempio: Politano è sempre stato un calciatore di qualità ma grazie ad Antonio, ha aggiunto una continuità che ne fanno un elemento imprescindibile".

Il Milan è in restaurazione.
"Sono strafelice dell’impatto di Allegri, l’ha meritato perché ha dovuto sopportare giudizi immeritati. Max è dominante, ha una capacità di assorbire le situazioni più delicate e di gestirle con padronanza. Si carica i problemi e li risolve. E poi il Milan sta giocando bene, con l’Udinese ha divertito".

Milan-Napoli sarà la partita di...?
"Di Allegri e di Conte, carismatici e con una leadership che diventa trainante. Va riconosciuta ad entrambi una forza che appartiene alle loro conoscenze. Spesso si argomenta sulle loro differenze mentre a me, in vari aspetti, sembra abbiano enormi analogie".

Modric-De Bruyne: siamo un Paese per vecchi?
"Ben vengano quando si tratta di fuoriclasse con un talento così esagerato. La classe non ha età e l’intelligenza di entrambi è talmente sviluppata che sia l’uno che l’altro sanno quando accelerare e quando gestirsi. Poi hanno piedi evisioni che ti fanno innamorare del calcio. Il campione è quello che decide e Modric e De Bruyne questo hanno fatto e questo continueranno a fare".