La reminiscenza dell'andata e le difficoltà di una gara da non fallire: sesto posto obbligatorio, poi un mercato da concordare

La reminiscenza dell'andata e le difficoltà di una gara da non fallire: sesto posto obbligatorio, poi un mercato da concordareMilanNews.it
© foto di Daniele Mascolo/PhotoViews
sabato 21 aprile 2018, 14:30Primo Piano
di Matteo Calcagni

Nel giorno dell'incontro a Nyon tra il Milan e la UEFA per il settlement agreement, Rino Gattuso ha avuto l'obbligo di pensare alla sfida di questa sera contro il Benevento, gara da non fallire per non rischiare di compromettere la corsa all'Europa League. Il tecnico calabrese esordì sulla panchina rossonera proprio con i campani, in una partita talmente folle che portò ad un rapido pensionamento del 3-5-2 in favore del più solido ed equilibrato 4-3-3. Un aspetto che l'ex centrocampista rossonero non ha mancato di rimarcare a chi gli chiedeva nuovamente delle due punte: "Devo pensare all'equilibrio della squadra. Questa è una squadra che subiva l'avversario e a me non piace subire gli avversari. Voglio dare la sensazione di essere una squadra solida. Poi non è un caso che siamo dietro a Juventus e Napoli come numero di cross e tiri in porta, costruiamo tanto, ad eccezione di Torino. Non è solo colpa degli attaccanti".

L'IMPORTANZA DEL SESTO POSTO - "E' fondamentale, il Milan non puo restare fuori dall'Europa. Molto meglio arrivare sesti che settimi, perchè sarebbe meglio evitare i preliminari". Questo il messaggio, forte e chiaro, di Gattuso, alla vigilia di una partita che sulla carta apparirebbe impari, ma che nasconde più di un'insidia. Da un lato il Benevento non ha niente da perdere, dall'altro c'è un Milan che ha un solo risultato, costretto a vincere per evitare di essere raggiunto da Atalanta (sotto di due punti), Fiorentina e Sampdoria (sotto di tre). L'Europa League non sarà mai la Champions, traguardo che il Milan ha provato ad accarezzare con una grande rimonta, ma è un traguardo comunque obbligato per dare continuità al progetto rossonero.

FASSONE E GATTUSO SUL MERCATO - Per migliorare e crescere ancora, tuttavia, sarà importante anche la campagna di mercato estiva. Gattuso non ha mai mancato di ribadire la propria fiducia nei suoi calciatori, ma ha fatto capire di avere poche alternative in qualche ruolo, soprattutto nella zona intermedia del campo e sugli esterni offensivi. In merito al mercato, tuttavia, Marco Fassone ha usato parole non troppo benauguranti, intervistato da Sky Sport dopo l'incontro con la UEFA: "Probabilmente il desiderio del club è quello di fare 2-3 inserimenti per il prossimo anno a fronte di 2-3 cessioni. Non bisogna aspettarsi la campagna dello scorso anno, che è stato franco. Lo show è stato fatto. Adesso andremo a inserire due-tre tasselli, non credo ne servano di più, per migliorarci dove siamo migliorabili”. Gattuso, al contrario, ha mostrato maggiore ottimismo quando gli è stato posto questo quesito:  "Ogni entrata corrisponderà ad una uscita? A me non risulta sia così, però, siccome abbiamo un amministratore delegato e un direttore sportivo, di queste cose ne parlano loro. A livello societario non ci manca nulla, io posso rassicurare i nostri tifosi che qua di fame non muore nessuno. Quello che deve arrivare arriva sempre, anzi, di più. Da milanista posso dire che tocco con mano che qua non manca nulla". L'a.d. ha fatto capire che ci saranno delle cessioni, ma non è detto che siano i trasferimenti che tutti (o quasi) temono, vista anche la fiducia mostrata dalle parole dell'allenatore rossonero, sia sul piano societario che su quello tecnico.