SPECIALE MN - Cronistoria di un anno di Milan cinese, tra cose formali e punti di domanda

SPECIALE MN - Cronistoria di un anno di Milan cinese, tra cose formali e punti di domandaMilanNews.it
venerdì 13 aprile 2018, 10:00Primo Piano
di Simone Nobilini

Due date, 365 giorni. Giro attorno a un lunghissimo cerchio annuale completatosi oggi, 13 aprile 2018, per il primo compleanno festeggiato dal Milan cinese, nato dopo una lunghissima e complessa trattativa culminata con le firme sui contratti poste negli uffici degli studi "Gianni, Origoni & Partners", situati in piazza Belgioioso a Milano. Clessidra annua riempita totalmente, per metà, tra il grande entusiasmo per i mesi iniziali della nuova avventura orientale rossonera, caratterizzata da conti in miglioramento, un mercato forse inatteso e, per contro, le reiterate attese per l'arrivo dei capitali. In un saliscendi continuo destinato, in un modo o nell'altro, a dover trovare stabilità nei prossimi mesi.

DAL COMUNICATO...AL DERBY - Tutto parte da qui, nel tardo pomeriggio del 13 aprile 2017:

"Fininvest ha oggi finalizzato la cessione alla Rossoneri Sport Investment Lux dell’intera partecipazione, pari al 99,93%, detenuta nell’AC Milan. Gli estremi dell’accordo sono quelli resi noti a suo tempo e prevedono una valutazione complessiva dell’AC Milan pari a 740 milioni di Euro, comprensivi di una situazione debitoria stimata al 30 giugno 2016, come da intese fra le parti, in circa 220 milioni di Euro. A quanto incassato da Fininvest si aggiungono 90 milioni di Euro a titolo di rimborsodei versamenti in conto capitale eseguiti dalla stessa Fininvest a favore del Milan dal 1°luglio 2016 ad oggi".

Un comunicato storico, destinato a porre fine a 30 anni di presidenza Berlusconi, pronto a dare il via ad una nuova era made in Cina: epopea non guidata, a sorpresa, dalla cordata rappresentata da Gancikoff e Galatioto per Sonny Wu, inizialmente candidata all'acquisizione del club, ma da un nuovo gruppo orientale, Sino-Europe Sports (trasformatosi poi in Rossoneri Lux), rappresentato da Li Yonghong. Trattativa lunghissima, tra tre tranches di denaro come caparra tanto attese quanto lentamente (e posticipatamente) arrivate nelle casse di Fininvest, portata a termine grazie al decisivo supporto del fondo di investimento Elliott, pronto a versare un prestito da 303 milioni al futuro presidente rossonero per completare l'acquisto del club. Uscita di scena definitiva per Silvio Berlusconi, destinato a non rivestire neppure la carica di presidente onorario, e presentazione dei nuovi membri dei piani alti rossoneri giunta a sole 24 ore di distanza a Casa Milan, con Yonghong Li, David Han Li e Marco Fassone pronti a presentare i futuri piani del club, prima della nomina ufficiale del nuovo CdA. Settimana intricatissima e storica destinata a volgere verso la conclusione con il derby pre pasquale, terminato con la rimonta vincente firmata Romagnoli-Zapata, al quale la nuova proprietà assiste dal vivo, prima di fare rientro verso la Cina.

GLI AUMENTI DI CAPITALE, LE COSE FORMALI E IL RITORNO DI LI - Il 18 maggio risulta giorno utile per il primo aumento di capitale, deliberato nel corso dell'assemblea dei soci tenutasi a Casa Milan insieme ad un nuovo aumento (in caso di necessità) per un massimo di altri 60 milioni, con l’emissione di due bond per complessivi 128 milioni alla borsa di Vienna utili a rifinanziare la pregressa esposizione debitoria del club, da un lato, e finanziare parte della campagna acquisti dall'altro. Con la nascita di Milan China, annunciata ufficialmente nel CdA del 27 giugno, il target-ricavi in aumento e l'obiettivo Champions League da centrare, la società dà il via ad ambizioso piano da presentare all'UEFA per il tentativo di ottenimento del Voluntary Agreement, presentando i documenti necessari alla FIGC per garantire la consistenza economica di Li Yonghong. Il presidente rossonero, in più, provvede il 13 luglio al versamento di 22 milioni del nuovo aumento di capitale da 60 previsto, incontrando una squadra arricchita di tanti, grandi acquisti nel corso della tournée cinese e riabbracciandola a fine agosto, in occasione della sua seconda tappa italiana per assistere a Milan-Cagliari e partecipare al CdA del 28: consuntivo del semestre gennaio-giugno 2017 approvato e nessun extra budget in programma, al termine di una sessione di mercato sorprendentemente ricca e forte della permanenza di Gigio Donnarumma, protagonista del rinnovo di contratto al termine di un lungo tormentone. Termine adatto anche per quelle 11 cose formali capaci, in estate, di infiammare l'entusiasmo del tifo milanista.

POST MERCATO, GATTUSO E QUESTIONE RIFINANZIAMENTO - 740 milioni investiti per l'acquisto del club, 247 milioni spesi per undici acquisti effettuati e 55 incassati dalle cessioni: numeri impressionanti, al pari dell'entusiasmo mostrato dal tifo milanista (alimentato dal rinnovo di Suso) al via della nuova stagione, per una gestione comunque chiamata a lavorare duramente per la questione rifinanziamento. Goldman Sachs e Merrill Lynch le prime banche sondate per il rimborso, in una corsa che tuttavia sarà destinata a perdurare fino ai giorni correnti: obiettivo-finanziamento a tassi più bassi da concordare entro Primavera e continua ricerca, senza troppo successo, di nuovi soci per il numero uno rossonero. Frenate continue che, dopo l'entusiasmo iniziale, arrivano anche sul campo, in un calo sempre più forte che porterà all'esonero di Vincenzo Montella e all'arrivo in panchina di Rino Gattuso: lato rifinanziamento, invece, grazie all'assistenza ricevuta da Bgb Weston come società decisa a cercare una nuova banca intenzionata a pagare il debito di 303 milioni ad Elliott si passa alla possibile scelta-Highbridge, fondo pronto a rifinanziare sia il debito sottoscritto dal club milanista (123 milioni) sia quello in capo alla Rossoneri Sport, la holding di Yonghong Li (180 mln).

NO VOLUNTARY AGREEMENT, RIPRESA SUL CAMPO - Nel frattempo, nell'Assemblea dei soci del 13 novembre, si procede all'aumento di capitale utile a portare la cifra versata a quota 49 milioni sui 60 previsti, con 22 milioni di euro elargiti da Li Yonghong una settimana prima. I dubbi sulla consistenza della proprietà cinese rossonera tuttavia restano, e vengono palesati in maniera ufficiale dalla UEFA, decisa a non concedere al Milan il Voluntary Agreement precedentemente richiesto da Fassone con un lungo ed approfondito dossier di 150 pagine: per la società Milan l'unica soluzione, ora, figura nel Settlement Agreement, da discutere con l'UEFA stessa nell'aprile 2018. E dopo qualche comunicazione pervenuta attraverso il sito ufficiale del club, Li Yonghong fa il proprio ritorno a Milano (per la 3° volta) in occasione del derby di Coppa Italia: autentica svolta per la stagione rossonera, grazie al successo firmato Cutrone, dalla quale Bonucci e compagni trarranno enorme beneficio, inanellando una lunga serie di risultati utili consecutivi grazie al prezioso lavoro di Rino Gattuso. L'ipotesi rifinanziamento garantito da Highbridge, nel frattempo, vede scadere l'esclusività della trattativa tra le parti, con la proposta del fondo momentaneamente non accettata da un Fassone deciso a guardare anche altrove e a puntare in esclusiva su Merrill Lynch per la risoluzione della questione.

GLI ATTACCHI MEDIATICI E LE RISPOSTE - La figura definita "misteriosa" di Li Yonghong, i continui ritardi nell'arrivo dei capitali da versare e i dubbi palesati dai media sulle proprietà in mano al broker cinese finiscono per portare, settimana dopo settimana, a continui attacchi: voci su una mancata trasparenza nell'acquisizione del club e su una scarsa consistenza economica posseduta, con la chance che il club finisca in mano a Elliott, alle quali il presidente rossonero risponde direttamente con un doppio, lungo e deciso comunicato ufficiale a distanza di qualche settimana l'uno dall'altro. Il CdA del 16 gennaio, nel frattempo, non vede necessaria la delibera di un nuovo aumento di capitale da parte di Li Yonghong, ripalesatosi in Italia per assistere al derby del 4 marzo poi rinviato per la tragica scomparsa di Davide Astori: lo stesso consiglio, programmato successivamente per il 27 febbraio, finisce per rilasciare un feedback positivo relativo ad un risultato economico in netto miglioramento, con gli ultimi capitali utili al completamento del primo (e non ultimo) aumento di capitale giunti a metà marzo. I 10 milioni utili a comporre il nuovo aumento (37,4 milioni) verso fine stagione, deliberato nello stesso mese, tardano invece ad arrivare: dal 23 al 28, giorno del CdA, il quantitativo atteso continua a non vedersi, sino allo slittamento del termine ultimo ri-fissato al 13 aprile. Non prima di una lettera di sollecito del club per l'arrivo del denaro necessario entro i tempi richiesti, poi successivamente (come anticipato) modificati...

IL MODELLO 45, ELLIOTT E UN PUNTO DI DOMANDA COME FUTURO - Come se non bastasse, dopo i numerosi rumors sul fallimento della Jie Ande (definita "cassaforte" del proprietario rossonero) e sui consueti dubbi relativi all'acquisto del Milan, anche la Procura di Milano ha deciso di aprire un fascicolo ("modello 45") tuttavia momentaneamente privo di ipotesi di reato o indagati per la cessione del club rossonero nelle mani di Li Yonghong: notizie che, unite ai continui ritardi nel versamento di capitali, lasciano un alone di forte dubbio sulle possibilità economiche di chi del Milan, ormai da un anno, è presidente, ricordando l'anniversario con una lunga lettera postata ieri. Soldi in arrivo, al di là delle difficoltà, per una situazione che tocca l'ambiente campo in maniera piuttosto lieve: le continue dichiarazioni di Rino Gattuso in conferenza stampa, tra il pagamento di stipendi in arrivo puntualmente e le tranches del cartellino di André Silva pagate in anticipo, regalano chiaramente tanta serenità al gruppo rossonero, chiamato a concentrarsi esclusivamente sul campo. I punti di domanda sul futuro societario, tuttavia, esistevano ed esistono, anche ad un anno di distanza e al di là di cessioni (per bocca di Fassone) "non necessarie" a livello economico: l'incontro a Londra (in occasione di Arsenal-Milan) tra il boss di Elliott Paul Singer e l'ad rossonero lascia più che aperta la chance che, nel prossimo, fondamentale incontro con la UEFA per la concessione del Settlement Agreement, sia proprio il fondo a garantire sulla solidità economica del club, pronto a subentrare al comando qualora Li Yonghong si rivelasse privo delle risorse necessarie per proseguire ulteriormente. Il lentissimo sviluppo di Milan China in più, ancora molto indietro rispetto alle aspettative come ammesso da Fassone stesso, non ha portato quella quantità di nuovi ricavi attesa, in un futuro rossonero ai piani alti dai tantissimi punti di domanda, pari alle speranze: tra summit con l'UEFA in programma, credibilità e la voglia di tornare grandi. Per cui solo le cose formali, con tantissimi aspetti da curare, non possono bastare: alla ricerca di un equilibrio definitivo, dopo quello trovato da Gattuso, anche fuori dal campo.